La nuova proprietà ha una linea piuttosto chiara e lineare che sembra non si sposi bene con quella di Marotta. Ecco il possibile scenario
Il nuovo corso interista è ufficialmente partito con il passaggio di consegne da Zhang ad Oaktree e la successiva nomina di Marotta come nuovo presidente nerazzurro. Dunque, tutto sembra essere iniziato sotto i migliori auspici, ma a quanto pare non è proprio così.
Infatti il nuovo fondo di investimento che ha rilevato la società sembra propenso ad attuare una strategia che potrebbe rimescolare completamente le carte in tavole e che potrebbe aprire a nuovi scenari.
Al momento però si tratta di un’ipotesi che però qualche base già ce l’ha. D’altronde questi investitori vedono le squadre di calcio come un business e come qualcosa su cui monetizzare e non di certo come una creatura da coccolare anche a costo di rimetterci.
I tempi dei Moratti e dei Berlusconi sono finiti da un pezzo. Adesso chi rileva una squadra lo fa solo per meri interessi economici, ragion per cui presto potrebbero sorgere non pochi problemi con Beppe Marotta.
Il neo presidente dell’Inter che fino a pochi mesi ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato del club meneghino ha infatti tra le sue principali skills quella di andare a prendere i migliori parametri zero presenti sul mercato.
Quest’anno ha acquistato Taremi e Zielinski lo scorso anno Sanchez, Cuadrado e Thuram. In passato aveva portato a Milano Onana, Mkhitaryan, Calhanoglu e Godin. Anche alla Juventus ha sempre agito in questo modo, ma questa strategia potrebbe essere giunta al capolinea. Almeno per quanto concerne l’Inter.
I nuovi proprietari infatti non vedono profitto in queste operazioni, in particolar modo quelle relative ai calciatori over 30. Preferirebbero puntare su giovani di talento da rivendere nel giro di pochi anni in modo tale da ottenere delle plusvalenze importanti. Di fatto si tratta di un divario nettissimo qualora questo scenario dovesse davvero concretizzarsi.
Non è da escludere che ciò possa portare ad una rottura tra le parti e al conseguente addio dell’attuale presidente. Da abile dirigente qual è Marotta però sa adattarsi bene alle esigenze dei club e potrebbe anche decidere di cambiare strategia. Un’ipotesi che appare meno plausibile, ma che per forza di cose va comunque tenuta in considerazione visto il legame affettivo maturato nel corso degli anni.