Vincere e lasciare da campione, un sogno per molti ma non per tutti. L’addio genera lacrime di commozione in tutto il paese.
Toni Kroos avrebbe voluto una fine così. E in parte c’è riuscito dal momento che non solo ha vinto il campionato spagnolo con il Real Madrid, ma nell’annata della tredicesima Supercoppa spagnola made in Merengues, il fuoriclasse tedesco ha alzato la Champions a Wembley.
Una Champions storica non solo perché l’ultima ma perché è la sesta, e non c’è nessuno in Europa come Toni. Al massimo Nacho, Carvajal e Modric, suo compagni di squadra al Real Madrid. Che hanno raggiunto il leggendario Gento.
Avrebbe voluto la stessa fine nell’anno del ritiro anche con la sua nazionale, d’altronde la Germania era una delle favorite e nella prima parte di Euro 2024 qualche tedesco ci aveva fatto pure la bocca. Ironia del destino ci ha pensato proprio la Spagna a spezzare il secondo desiderio espresso da Toni Kroos.
C’è chi invece è riuscito a coronare il sogno di alzare il più importante trofeo continentale, prima di dire addio alla amata nazionale. Un argentino tra i più amati di tutti i tempi, per quel sinistro fuori dal normale e per colpi di genio senza uguali.
Che l’Argentina fosse favorita in Copa America si sapeva, ma non era affatto scontato che potesse vincere l’ambito trofeo, perché nessuno aveva battuto la Colombia nelle ultime 22 partite. E nei tempi regolamentari non ci è riuscito nemmeno la Selecciòn.
Ci è voluto un guizzo di Lautaro Martinez ai supplementari per decidere la finale più complessa del previsto. Una bella rivincita per il Toro, attore non protagonista in Qatar nel Mondiale di Messi. Ma c’è chi ha catalizzato l’attenzione più di tutto. Alla fine lacrime di gioie ma anche di commozione.
Senza nulla togliere a Leo Messi, Angel Di Maria ha avuto sempre un posto speciale nei cuori degli argentini e in tutti gli estimatori di un certo calcio. Il Fideo di Rosario, compaesano di Messi, ha fatto la storia della nazionale argentina, che nella notte del Sun Life Stadium diventa leggenda.
Mai nessuno aveva vinto Coppa America-Mondiale-Coppa America, ma senza nulla togliere a Lautaro Martinez mai nessuno si dimenticherà della prima del 3 su 3: fu proprio Di Maria, a Rio de Janeiro, ad ammutolire il Brasile nella penultima finale di Copa America. “Era il mio sogno potermi ritirare dalla Nazionale così. L’Argentina è il mio amore e il mio Paese. Grazie”. Parole che hanno generato lacrime in tutto il paese. Asiò campeòn.