Ferrari, caos totale a Maranello: “Non capisco cosa stia succedendo” | Tifosi della Rossa nel panico
La Ferrari non vece la luce fuori dal tunnel di una crisi totali. Accuse pesanti, mea culpa e tifosi della Rossa super delusi.
Neanche due mesi fa la Ferrari trionfava in uno dei Gran Premi più iconici del Mondiale: Montecarlo, per di più con un Charles Leclerc profeta in patria. Era il 26 maggio, sembra un’eternità, da lì il poi è calato il buio sulle Ferrari.
Sainz ha provato a salvare il salvabile, chi sta deludendo, e tanto, è proprio il Predestinato, vittima di errori suoi, e scelte della scuderia. Sì, tutti a puntare il dito nei confronti di Maranello e quegli aggiornamenti di Barcelona inversamente proporzionali a ciò che doveva essere.
Proprio nel momento in cui le Ferrari dovevano switchare, si sono ritrovati in un vicolo cielo: Barcelona doveva essere la conferma, in realtà si è trasformata nell’inizio della fine. Proprio quegli aggiornamenti hanno portato problemi. Problemi. Problemi.
È tornato il porpoising, un problema che ha la Ferrari l’anno scorso, che non può essere rilevato nella galleria del vento, rendendo difficile la sua risoluzione. Strategie discutibili, errori, et voilà in nemmeno due mesi si è passati dalle stelle alle stalle.
Un crollo vertiginoso
Verstappen sta tenendo in piedi da solo la Red Bull, le McLaren sfrecciano e attualmente sono le vetture più veloci e performanti in pista, le Mercedes sono all’improvviso competitive e tratti vincenti, sia con Russell sia con Hamilton. Le Ferrari sono crollate: più con Leclerc che con Sainz, a dirla tutta.
“Non capisco cosa stia succedendo. Sainz sembra andare meglio, ma è Leclerc a preoccupare”. Parola di Damon Hill, anche l’ex iridato britannico si unisce al coro di critici delle Rosse, in particolare proprio del monegasco. “Lo vedo confuso – continua Hill – non sta ricevendo il giusto sostegno strategico da parte del team”.
Di male in peggio
Fosse solo un problema di Leclerc, sarebbe il male minore, ma non sembra funzionare nulla a Maranello. Nemmeno i rumor su Adrian Newey, caldeggiato a inizio maggio dalle dichiarazioni al miele di Lewis Hamilton e Charles Leclerc al GP di Miami, sembrano andare nella direzione giusta.
Attualmente l’ex deus ex machina delle fortune della Red Bull sembra molto vicino all’Aston Martin piuttosto che alla Ferrari: il magnate Lawrence Stroll avrebbe messo sul piatto 100 milioni di dollari per quattro anni, una cifra che raddoppia quella della Ferrari. Già, la Ferrari, quella che ha dovuto cambiare il Direttore Tecnico Telaio e Aerodinamica, quell’Enrico Cardile dimessosi dopo quasi 20 anni di onorata carriera, la cartina di tornasole dello stato di un Scuderia che non ha ancora trovato il bandolo della matassa.