I Next Gen utilizzati come merce di scambio, ora un forte ridimensionamento per un altro talento bianconero. La sentenza: “Troppo esaltato”.
Presto, ovviamente, per per giudicare i primi vagiti della Signora targata Thiago Motta. Ma se c’è una caratteristica che è saltata subito all’occhio è che l’erede di Max Allegri non sta guardando in faccia a nessuno.
Szczesny e Milik, McKennie e De Sciglio sono stati scaricati in quattro e quattr’otto, rimasti a Torino più a trovarsi una sistemazione che realmente ad allenarsi, non hanno seguito il gruppo squadra di Thiago Motta in Germania e non faranno parte della Juventus che verrà.
Potrebbe esserci anche Federico Chiesa tra questi. Ufficialmente il Nazionale Azzurro è rimasto a Torino per aver protratto le vacanze che gli spettavano dopo gli Europei, dove ha colto l’occasione al balzo per sposarsi.
Ma sono in tanti a vedere nelle pieghe di questa scelta una forzatura verso la cessione, visto che di rinnovo neanche a parlarne. “Federico in questo momento fa parte della Juventus. Poi vedremo”. La laconica risposta di Thiago Motta a chi chiedeva lumi su Chiesa non ha altro che alimentare ulteriori dubbi su un futuro l’esterno bianconero lontano da Torino.
Sin dal so insediamento Thiago Motta è parso avere le idee molto chiare anche sui Next Gen. Illing Junior e Barrenechea sono stati utilizzati nella trattativa con l’Aston Villa per prendere Douglas Luiz, il trasferimento di Kaio Jorge al Cruzeiro, a titolo definitivo, ha permesso alla Signora di fare cassa.
Un po’ come Mati Soule, che non è ancora ufficiale alla Roma ma poco ci manca, e quel Dean Huijsen che lascia la Serie A per volare in Inghilterra e indossare la maglia del Bournemouth. Pochi i Next Gen al fianco di Thiago Motta. Uno in particolare.
È reduce da una positiva stagione, ha stregato Montella insieme al quale ha ben impressionato con la Turchia negli ultimi Europei tedeschi vinti dalla Spagna, eppure su Kenan Yildiz c’è chi fa il pompiere e spegne sul nascere i facili entusiasmi. “Ha fatto due gol in Serie A di cui uno al Frosinone e l’abbiamo paragonato a Del Piero e Platini”. Parole forti quelle di Massimo Mauro, per niente affatto folgorato dall’Europeo di Yildiz.
“Dribbling e spezzoni di gara – continua l’ex juventino in una recente intervista su della trasmissione Twitch Juventibus – è stato esaltato sin troppo e all’Europeo di certo non è stato il calciatore più importante della Turchia. Perciò, la 10 gliela puoi anche dare ma il ragazzo dovrebbe conquistarsi il posto con la continuità“. Palla a Thiago Motta, che avrà il compito di renderlo funzionale alla sua visione di gioco. Se dovesse avere ragione Mauro, si capirebbe subito. Lui, l’italo-brasiliano alla guida dei bianconeri, problemi ad accantonare i giocatori non se ne fa proprio.