La Lazio ha ufficializzato una cessione che ha fatto scattare diversi interrogativi tra i tifosi biancocelesti. Ecco di chi si tratta
La Lazio targata Baroni inizia a riscuotere i primi consensi. La vittoria nella gara inaugurale contro il Venezia ha dato entusiasmo all’ambiente, che non ha passato una bella estate visti i dissapori con la società.
Gli ultimi arrivati hanno fatto una buona impressione su tutti il meno conosciuto ovvero Dele-Bashiru, che il direttore sportivo Fabiani ha prelevato dai turchi dell’Hatayspor tra lo scetticismo generale.
Anche Noslin e Tchouna sembrano esserci già inseriti bene nel contesto biancoceleste, in attesa dei vari Dia, Castrovilli e Nuno Tavares. Ovviamente serviranno dei banchi di prova più importanti, ma le premesse sembrano essere positive.
Il mercato però non ha ancora chiuso e stando ai rumors attuali entro la chiusura della sessione potrebbero arrivare 1 o 2 elementi. Folorunsho è sicuramente il principale candidato. Il giocatore spinge per tornare lì dov’è cresciuto e per ritrovare Baroni che gli ha permesso di arrivare anche in Nazionale.
Al contempo però la Lazio deve cedere alcuni giocatori in esubero e che non fanno parte del nuovo progetto. Tra questi spiccano Akpa-Akpro, Basic e André Anderson. Non è da escludere che alla lista possa aggiungersi anche Isaksen.
Qualora dovesse partire anche il danese si potrebbe pensare ad un ulteriore colpo in entrata sulla corsia destra. Nel frattempo però ha salutato almeno momentaneamente Momo Fares, che ha ceduto alle lusinghe dei greci del Panserraikos.
L’algerino è ormai costantemente nella lista dei partenti. La Lazio non è mai riuscito a cederlo a titolo definitivo e dopo vari prestiti tra cui si possono annoverare quelli al Genoa e al Brescia, ecco l’avventura ellenica. Fares però rappresenta un piccolo rimpianto per tifosi laziali, visto che al suo arrivo nel 2020 speravano di poter contare su quel giocatore a tutta fascia ammirato ai tempi della Spal.
L’allora tecnico biancoceleste Simone Inzaghi lo chiese espressamente alla società e lo vedeva come quel “quinto” di centrocampo che poteva calzare a pennello nel suo 3-5-2. Di fatto non ha mai inciso e l’unica partita degna di nota che si può ricordare è quella in Champions League contro il Borussia Dortmund, in cui riuscì ad avere la meglio sul dirimpettaio Meunier. Per il resto si è rivelato un vero e proprio flop, che di certo non sarà particolarmente ricordato dalle parti di Formello.