Juve, che novità! | Cambia lo stadio per le partite interne: ecco la nuova casa bianconera
Thiago Motta si gode il debutto da urlo dei bianconeri. Signora alle grandi manovre, la novità: una nuova casa per la Juventus.
Tutti utili, nessuno indispensabile. Con questo manifesto Thiago Motta è riuscito a nascondere un mercato un po’ così, acquisti mancati (vedi Calafiori, leggasi Todibo) ed esclusioni eccellenti come il caso tutt’ora irrisolto di Federico Chiesa, pesantissimo in termini di minus valenza a prescindere da dove finirà il Nazionale Azzurro.
Il rotondo 3-0 inflitto al Como al debutto è una bella ventata che spazza via le brutte notizie, come gli infortuni di Weah e Thuram. Che, a causa di lesioni muscolari di basso grado salteranno le prossime sfide dei bianconeri contro Verona e Roma, tornando dopo la sosta.
Koopmeiners e Nico Gonzalez ancora non sono stati ufficializzati, ma è proprio quel debutto vincente e convincente a nascondere le criticità della campagna di rafforzamento (e innovamento) non ancora completato.
Per ora la meritocrazia di Thiago Motta, quello slogan di cui si diceva poc’anzi del “tutti utili ma nessuno indispensabile” sta pagando in termini di risultati e di prestazione. Certo, la Juventus aveva vinto altre volte all’esordio negli ultimi anni prima di implodere.
Casa dolce casa
Ma è il gioco di Thiago Motta, quella visione di gioco fatta di movimenti senza palla e linee vicine che ha permesso al Bologna la scorsa stagione di raggiungere una tanto clamorosa quanto sorprendente qualificazione in Champions, si sono già visti allo Stadium. Già, lo stadio bianconero decisivo per le fortune della Signora.
“Dalla stagione 2024/2025 il Pozzo-La Marmora di Biella, oltre a tutte le gare interne della Juventus Women, ospiterà anche tutti i match casalinghi della Juventus Next Gen”. Con questo post il club bianconero ufficializza una notizia non di poco conto.
L’unione fa la forza
I baby bianconeri, allenati da Paolo Montero, avranno dunque una nuova casa, un cambiamento importante, un trade union tra la squadra femminile e la Next Gen che porterà senso di appartenenza e, magari, nuovi gioiellini da andare a vedere.
Già, se la Juventus si è potuta permettere il lusso di chiudere delle trattative (Barrenechea e Illing Juniors nell’operazione Douglas Luiz), di incassare milioni e milioni di euro a chilometro zero (vedi i 30 per Mati Soulé e i 15 di Dean Huijsen) o di far crescere talenti del calibro di Fagioli, Miretti e Yildiz, il merito è proprio della visione sui Next Gen.