Con Palladino se lo sogna il posto in campo. Il talento argentino, però, ha già trovato una nuova sistemazione: resta in Serie A.
Oltre alla Lazio del presidente Claudio Lotito, la Fiorentina di Rocco Commisso è tra le società che più ha stravolto la squadra in termini numerici, tecnici e di volti. Basti pensare che la guida tecnica della squadra è passata nelle mani di Raffaele Palladino, ex allenatore del Monza.
Quest’ultimo, fortemente voluto dal compianto presidente Silvio Berlusconi e da Adriano Galliani, è giunto in una società tanto ambiziosa quanto esigente. La prima di campionato contro il Parma, neopromosso e allenato da Fabio Pecchia, ha messo in evidenza come la retroguardia toscana abbia ancora da lavorare, soprattutto in alcune dinamiche in mezzo al campo.
L’espulsione dell’ex difensore del Lecce, Pongračić, ha evidenziato come ci siano ancora schemi da assimilare meglio. Sebbene ci sia un detto, come ricordano spesso i grandi amanti dello sport, “Calcio d’agosto non ti conosco”, queste partite di campionato dovrebbero comunque essere prese con le pinze.
Nonostante tutto, il capitano Biraghi si mostra sempre all’altezza della situazione, e il suo gol, che ha garantito il punto in trasferta contro gli emiliani, ha messo ancor più in evidenza la volontà di fare un campionato importante, provando a risalire la china e perché no, puntare a una qualificazione in Champions League.
Detto ciò, sarebbe opportuno sottolineare anche un’altra cosa importante: il tecnico può ritenersi soddisfatto della squadra che la dirigenza gli ha costruito. Giocatori come Andrea Colpani, Albert Guðmundsson, Moise Kean, lo stesso Pongračić, e ulteriori calciatori che potrebbero arrivare negli ultimi giorni di mercato, rendono la squadra viola una tra le più competitive.
Ovviamente non solo in campionato ma anche nelle due coppe che i toscani dovranno disputare. Ormai, però, sembra che ci sia un calciatore della squadra che non sia più considerato un titolare inamovibile come lo era con Vincenzo Italiano.
Parliamo dell’argentino Lucas Beltrán, che ormai è sempre più relegato in panchina, anche perché la concorrenza è diventata davvero molto agguerrita. Detto ciò, sarebbe comunque lecito dire che potrebbero esserci proposte importanti, soprattutto dalla Serie A. Due squadre potrebbero prenderlo in prestito per rinforzare il reparto offensivo.
Menzioniamo il Como, che nella prima di campionato ha perso contro la Juventus senza nemmeno segnare un gol, e proprio del Bologna del tecnico Vincenzo Italiano, che lo conosce molto bene. I felsinei, dovendo disputare anche la Champions League, potrebbe rivelarsi il calciatore giusto anche per un turnover garantito e assicurato.