Luis Enrique chiede rinforzi allo sceicco dopo il brutto infortunio di Goncalo Ramos. PSG low cost, l’atterraggio è proprio in Serie A.
È stata dell’Al-Ahly e non del Paris Saint Germain la prima offerta ufficiale per Victor Osimhen, esubero degli esuberi di un Napoli che con Lukaku praticamente in mano deve vendere l’attaccante nigeriano prima della fine della sessione estiva di mercato.
Osimhen non andrà al Paris Saint Germain come qualcuno paventava, almeno fino a prova contraria. Perché? Semplicemente perché il club parigino ha cambiato strategia, dopo aver buttato milioni e milioni di euro senza mai vincere la Champions League.
Solo acquisti low cost, questo il manifesto di Luis Enrique all’indomani del brutto infortunio di Goncalo Ramos, andato kappaò al debutto in Ligue 1 contro il Le Havre: frattura alla caviglia sinistra e almeno tre mesi di stop per il nazionale portoghese.
“Siamo aperti fino alla fine a valutare opportunità di migliorare la rosa, ma è molto difficile reclutare giocatori che possano essere dei veri rinforzi”. Lucho conferma la strategia low cost. Niente spese folli: “Abbiamo già una squadra che è stata campione, osserviamo il mercato – ha ribadito lo spagnolo – vediamo se arriva un giocatore a un prezzo normale ma non faremo spese eccessive”.
La soluzione al problema attaccante del Paris Saint Germain potrebbe arrivare comunque dalla Serie A. E fa niente se non dovesse essere Osimhen, a Luis Enrique interessano altri giocatori. Il primo gioca nella sua (un tempo) amata Roma.
Sarebbe stato proprio l’ex allenatore della Roma ad ammiccare a Tammy Abraham, pronto a restare in giallorosso, ma con i Friedkin disposti a trattare se dovesse arrivare un’offerta da almeno 20 milioni di euro. In tal caso i parigini dovranno fare i conti col West Ham, fortemente intenzionato a riportare l’ex attaccante del Chelsea comunque a Londra.
Non c’è soltanto Tammy Abraham nel mirino del Paris Saint Germain, ma sempre a Roma, sulle rive biancocelesti del Tevere, piace il Taty Castellanos, partito con un gol contro il Venezia al debutto, prestazione positiva anche a Udine, nonostante la sconfitta dei capitolini di Marco Baroni.
Luis Enrique lo ha inserito nella rosa dei papabili acquisti, gli piace come giocatore per carattestiche: una punta centrale, abile nel gioco aereo e nei movimenti in profondità, sa attaccare lo spazio. Ma Lucho sa che trattare con Lotito è sempre molto difficile. Et voilà, ecco il piano B: una soluzione interna chiamata Mbaye, talentuoso “canterano” classe 2008.