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Calciomercato, solo in Italia è già concluso | Ecco la situazione negli altri campionati europei

Logo Serie A (LaPresse) - ilposticipo.it
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L’Italia è la prima a chiudere i battenti del calciomercato. Ecco fino a quando andranno avanti le trattative negli altri paesi 

La fine di agosto segna da sempre la conclusione del calciomercato in Italia e nella maggior parte dei paesi europei. Anche quest’anno è così visto che nel nostro paese lo stop alle trattative è previsto per il 30 agosto a mezzanotte.

Un orario inedito deciso di comune accordo tra lega e club in modo tale da favorire gli affari dell’ultimo minuto. Niente paura però. Chi deve operare in uscita può ancora farlo sfruttando la finestra aperta in altre parti del mondo.

In apparenza fa strano che ci siano delle divergenze visto che ormai anche per quanto concerne il calcio il mercato è unico e globale. A quanto pare però ogni singolo paese vuole mantenere la propria autonomia in tal senso.

Per effetto di ciò, andiamo a vedere quali sono le date delle chiusure del calciomercato in giro per l’Europa. Occhio anche all’Arabia che ormai è una meta piuttosto ambita dai calciatori per via degli stipendi da capogiro che offrono i club sauditi.

La chiusura del calciomercato nei principali campionati d’Europa

Partendo dagli altri quattro grandi tornei europei ovvero Premier League, Ligue 1, Bundesliga e Liga il mercato pur essendo partito nel medesimo giorno in cui è iniziato in Italia, chiuderà i battenti il 2 settembre. Dunque tre giorni in più che potranno essere decisivi per le nostre formazioni che dovranno piazzare degli esuberi all’estero.

Stesso discorso anche per l’Olanda mentre nel vicino Belgio si andrà avanti addirittura fino al 6 settembre. Ma sono molteplici i paesi in cui ci sarà ancora un bel po’ di tempo per trattare. Basti pensare alla Turchia e alla Serbia che chiuderanno il 13 settembre. Praticamente mezzo mese in più rispetto all’Italia.

Premier League (LaPresse) - ilposticipo.it
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Il termine ultimo in Arabia Saudita

L’interesse maggiore però gravita intorno all’Arabia Saudita, che negli ultimi anni è diventata un vero e proprio spauracchio. Grazie ai petroldollari i sauditi stanno rendendo il loro campionato decisamente più competitivo rispetto al passato. Ovviamente c’è molto da lavorare, ma con questa potenzialità economica sono tanti i giocatori che si lasciano ingolosire.

Niente paura, anche gli arabi hanno deciso di stoppare il calciomercato il 2 settembre. Quindi il rischio di qualche “scippo” last minute non è così elevato. Probabilmente però questo lasso si tempo può favorire il buon esito della trattativa tra Napoli e Al-Ahli per quanto riguarda Osimhen, che dovrebbe emigrare in Medioriente per circa 80 milioni di euro.