È bastato un pari e il primo rallentamento per attaccate Thiago Motta. Una bordata frontale all’allenatore della Juventus.
Probabilmente lo aspettavano tutti al varco, perché dopo due 3-0 in campionato e un avvio tanto fragoroso sulla panchina della Juventus quanto rivoluzionario, è arrivato un pari luci e ombre per Thiago Motta.
Un po’ perché i suoi giovani non si sono ripetuti dopo l’ottimo inizio di campionato contro Como ed Hellas Verona, un po’ per un Vlahovic tornato quello abulico ed impalpabile visto in tante occasioni della passata stagione, un po’ perché la Roma ha fatto incastrare i meccanismi dell’allenatore bianconero, non si è vista una Juventus dominante.
Ciò che rimane una costante di questo scorcio di stagione della nuova Signora è il minimo comuni denominatore delle prime uscite: Michele Di Gregorio non ha preso ancora un gol. Tre clean sheet di fila sono un dato rilevante.
Dopo un precampionato buono ma non impeccabile, la formazione di Thiago Motta è stata perfetta nelle prime tre giornate di campionato: zero gol subiti ma soprattutto poche occasioni concesse agli avversari, senza più i Chiellini, i Bonucci e i Barzagli, ma con tanti ragazzi subito performanti.
Se da un lato la difesa rappresenta il vero punto di forza di questa Juventus, c’è da registrare tutto il resto. Il doppio 3-0 aveva illuso un po’ tutti. Ci ha pensato Paolo Di Canio, però, a entrare nelle pieghe delle vittorie contro Como ed Hellas Verona, soprattutto quest’ultima.
“La gente si fa ingannare dai risultati”. L’ex stella della Lazio, commentatore Sky, la tocca subito piano al Club di Fabio Caressa. “Contro il Verona i 25 minuti del primo tempo la Juve è stata massacrata – tuona – e non ha superato metà campo”.
L’attacco di Paolo Di Canio prosegue così: “Ci sono state poi delle ripartenze e dopo aver stappato il match si sono mostrati i principi di Motta contro il Verona – chiosa – Ma in questa partita dove non si è riuscito a sbloccare il risultato, la Juve ha faticato”. Parole forti ma non dette a caso o per partito preso. Vero è che la Juventus non ha rischiato nulla, se non qualcosina nel finale contro la Roma nell’ultima gara prima della sosta. Ma là davanti ha faticato, e non poco. Per questo e molto altro la Signora non può essere ancora considerata l’anti-Inter.
“La Juventus potrà anche costruire, ma adesso onestamente abbiamo l’entusiasmo, le idee, l’unità di intenti, ma è leggera come squadra per l’Inter”. A figurine, insomma, non c’è storia. “Anche nei cambi, ha dei ragazzotti, e c’è anche la Champions – avvisa – l’Inter è già abituata, ha una squadra veramente forte”. E la Juve? Dopo la sosta ci sarà un assaggio: trasferta a Empoli e subito sfida allo Stadium contro il PSv Eindhoven.