Fulmine a ciel sereno nel mondo del calcio: a soli 22 anni il giocatore ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.
Un autentico fulmine a ciel sereno, un colpo di scena impronosticabile ha sconvolto il mondo del calcio nelle ultime ore. Una giovane promessa del pallone ha deciso di ritirarsi e di cambiare vita a soli 22 anni d’età, malgrado avesse un contratto in essere con un club professionistico.
Per i giocatori, si sa, non è mai una scelta agevole quella di abbandonare definitivamente il sogno che hanno inseguito sin da bambini: prova ne sono gli addii sofferti e in età (calcisticamente) avanzata di Francesco Totti, Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon, giusto per citare tre fuoriclasse assoluti della nostra Serie A.
Pochi giorni fa a dire “basta” è stato un altro portiere della storia recente della Juventus, il 34enne Wojciech Szczesny, il quale ha deciso di dedicarsi alla sua famiglia e di rinunciare alla carriera (e ad alcune offerte decisamente allettanti pervenutegli da club stranieri, ndr).
Il ritiro di cui stiamo parlando, tuttavia, risulta decisamente più complicato da accettare, in quanto il suo protagonista lascia la sensazione di non aver espresso fino in fondo tutto il suo potenziale. Probabilmente, con un briciolo di pazienza in più, il finale della sua avventura sui manti erbosi sarebbe stato molto diverso.
Come riportato dal “Sun”, Romeo Beckham, figlio d’arte, ha scelto di interrompere il suo percorso nel calcio per fare irruzione nel mondo della moda. Il figlio di David Beckham (ex Manchester United, Real Madrid, Milan e Los Angeles Galaxy) e di Victoria Adams militava nella squadra B del Brentford.
Aveva sottoscritto il suo contratto soltanto un anno fa, ma – scrive il tabloid d’Oltremanica – ora avrebbe già “firmato con l’agenzia Safe Management” e avrebbe già ottenuto il suo primo incarico da modello, per conto del noto brand Yves Saint Laurent.
Nato nel 2002, Romeo Beckham ha giocato come centrocampista di destra, ricoprendo all’occorrenza anche il ruolo di mediano e di trequartista. La sua carriera è stata corta, ma gli ha consentito comunque, sin dalle giovanili, di vestire casacche prestigiose, come quella dell’Arsenal, dell’Inter Miami (club di proprietà del padre David) e, appunto, del Brentford.
Adesso, per il giovane ex calciatore, si apre un nuovo capitolo di vita, anche se il pallone non rotolerà definitivamente fuori dalla sua esistenza; Romeo, infatti, continuerà a rivestire un ruolo preziosissimo tra le fila dei Brentford Penguins, compagine formata da piccoli giocatori (la loro età va dai cinque anni in su) con sindrome di Down.