Un intero Paese è in lacrime per l’addio definitivo alla Nazionale da parte di un’autentica leggenda: “Ci pensavo da tempo”.
Ci sono storie che sarebbe bello non finissero mai e durassero in eterno. Sono storie fatte di sacrificio, appartenenza, passione. Sono storie che permeano da tempo immemore il mondo del calcio e, ogni volta che una di esse giunge al suo epilogo, le lacrime affiorano spontanee sino a rigare il volto di tutti gli appassionati di questo gioco meraviglioso.
Quando ad appendere gli scarpini al chiodo è un’autentica leggenda del pallone, oltre che un idolo di un intero Paese, il tracollo emotivo è di gran lunga superiore e si manifesta attraverso un senso di vuoto difficile da spiegare. Si ha, di fatto, la sensazione che un’epoca aurea si trovi a percorrere il suo Sunset Boulevard per eclissarsi senza passare il testimone.
In effetti, quando le qualità sono così marcate in un giocatore, individuarne l’erede non è certo un compito agevole. Non lo è neppure per chi, giocoforza, lo dovrà sostituire nel suo ruolo: il termine di paragone a cui si troverà vincolato sarà un vero e proprio macigno da portarsi appresso.
C’è, però, un tempo per tutto. E quando “Big Ben” dice stop, anche se fa male, bisogna accettare il suo ultimo rintocco con dignità, rispettando chi per anni ha regalato gioie ed esultanze, ha strappato sorrisi e incendiato le tifoserie, dipingendo calcio.
Si scriverà nella notte fra venerdì 6 e sabato 7 settembre 2024 la parola “addio” in calce alla lunga storia d’amore tra l’Uruguay e Luis Suarez. Proprio l’attaccante ha ufficializzato il ritiro dalla selezione sudamericana in conferenza stampa: “È qualcosa che ho analizzato, è il momento giusto, anche se è una decisione molto difficile […]. Ci stavo pensando da tempo, sentivo che il momento si stava avvicinando”.
“El Pistolero” non nutre alcun rimpianto, consapevole di avere sempre dato tutto per la Nazionale: “Devo conservare tutto ciò che ho vissuto, andandomene con tutto l’amore della gente e dei compagni […]. Voglio fare un passo indietro, ci sono giovani promettenti, ho 37 anni e sarà molto difficile arrivare al prossimo Mondiale”.
Luis Suarez ha quindi rivelato che in molti hanno provato a convincerlo a prolungare la sua avventura in Nazionale, ma il dado è ormai tratto: “In futuro non voglio fare l’allenatore, però voglio essere legato al calcio, mi piace. Ho una squadra in Uruguay, voglio aiutare i ragazzi a crescere”.
E il morso a Giorgio Chiellini nella gara dei Mondiali 2014? “Un grande errore, ne ho commessi tanti”, ha chiosato il bomber.