Un anno di reclusione’: l’ex idolo laziale dietro le sbarre | Sentenza emessa
L’ex giocatore della Lazio è stato condannato ad un anno di prigione e al pagamento di una multa decisamente salata
Sono diversi i casi di calciatori che nel corso della loro carriera o una volta concluso il proprio percorso agonistico si ritrovano ad avere a che fare con dei problemi con la giustizia. L’importante è risolverli nel migliore dei modi.
Non sempre ciò avviene e quindi alcuni personaggi si sono visti comminare delle condanne più o meno serie che chiaramente hanno comportato tutta una serie di grattacapi e non solo da un punto di vista legale.
D’altronde dover far fronte alla burocrazia di un determinato paese non è mai semplice, anche del proprio. Ci sono tutta una serie di cavilli da rispettare e da tenere sempre a mente per cercare di scongiurare dei guai seri.
Scopriamo chi è l’ultimo grande ex calciatore in ordine di tempo ad essersi ritrovato in una situazione di questo genere. Vi diamo un piccolo indizio, ha giocato per sei mesi alla Lazio nella stagione 2011/2012.
Chi è il giocatore condannato dalla giustizia francese
I più ferrati sicuramente hanno capito immediatamente che stiamo parlando di Djibril Cissé, centravanti francese classe 1981. L’ex giocatore di Auxerre, Liverpool e Bastia è stato condannato ad un anno di reclusione con sospensione della pena e si visto comminare una multa da 100.000 euro.
Il tutto per frode fiscale e riciclaggio. Accuse che però l’ex bomber ha respinto nel corso di un’intervista rilasciata a Le Parisien: “Posso ammettere di essere stato un po’ distratto e poco organizzato nell’elaborazione delle mie fatture, ma non c’è mai stata alcuna intenzione da parte mia di eludere il fisco. Non le ho trasmesse sistematicamente al mio commercialista e alcune si sono perse”.
Quando sarà emessa la sentenza definitiva
Il tutto ruota attorno ad una società per azioni con sede in Corsica, dove appunto risiede l’ex centravanti biancoceleste. Nonostante la società sia stata posta in liquidazione nel 2020, il conto corrente associato è rimasto debitore di 550.000 euro. Secondo le indagini questa somma non è stata dichiarata alle autorità fiscali e nel caso si tratterebbe di un vero e proprio reato.
Cissé però non ci sta e non ancora non riesce a concepire tutto ciò che gli è piombato addosso. Per sua fortuna però la partita non è finita, può ancora evitare la “sconfitta”. La sentenza definitiva da parte del Tribunale penale di Bastia è infatti prevista per il prossimo 13 novembre.