Ormai non ci servi più’: addio amaro per Scamacca | Un’altra grande lo prende in prestito
I dubbi sulle condizioni di Gianluca Scamacca fanno sorgere degli interrogativi sul futuro del Nazionale Azzurro a Bergamo.
Doveva essere la stagione del riscatto e di una nuova consacrazione. Riscatto sì dopo la deludente avventura nell’Europeo con l’Italia di Luciano Spalletti, naufragata e suggellata dalla sconfitta senza colpo ferire negli ottavi contro la Svizzera.
Una nuova consacrazione perché la cura Gasp gli era già servita dopo una stagione un po’ così in Premier League con il West Ham, con il quale non mai spiccato. Invece quella stagione con tanti buoni propositi è praticamente finita.
Galeotta l’amichevole contro il Parma. Dopo consulto clinico-specialistico da parte del Prof. Pierpaolo Mariani presso la Casa di Cura Villa Stuart a Roma, Gianluca Scamacca è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, con annessa operazione.
L’intervento è perfettamente riuscito, ma i tempi di recupero in questi casi sono lunghi, soprattutto pensando alla fisicità dell’attaccante dell’Atalanta e della Nazionale di Luciano Spalletti. Si è parlato sin da subito di circa sei mesi. Il che vuol dire febbraio o marzo del 2025.
Di male in peggio
Scamacca quest’anno potrebbe giocare scampoli di partita, anche perché in questo momento Gian Piero Gasperini ha in Mateo Retegui un attaccante completo e soprattutto dal grande olfatto realizzativo.
Il momentaneo 1-1 contro la Fiorentina non è soltanto valso una rimonta lanciata e completata dalla Dea nell’ultimo turno di campionato contro la Viola, ma è la quarta marcatura in altrettante giornate di campionato per l’italo-argentino. Praticamente un record eguagliato.
Guai a chi lo tocca
Con questo ruolino di marcia l’italo-argentino, che tanto aveva fatto bene al debutto in Italia con la maglia del Genoa, prima di un galeotto infortunio, è entrato di diritto nella storia della Dea. Perché? C’è un dato statistico eloquente. Mateo Retegui, infatti, è il terzo nerazzurro dopo Filippo Inzaghi (1996) e Franck Kessie (2016), a realizzare quattro reti nelle prime quattro giornate in serie A con la maglia della Dea.
Con questi numeri, l’ex Genoa ha mostrato due qualità, di essere un giocatore dagli ampi margini di crescita (notate già da Mancini ai tempi della sua esperienza alla guida della Nazionale), ma soprattutto di essere un intoccabile, un giocatore di cui Gasp non può fare a meno. A quel punto Scamacca, quando tornerà, dovrà convivere con un compagno di squadra, preso peraltro a titolo definitivo, che ha avuto un impatto devastante con Gasperini allenatore. Magari sarà proprio Scamacca a essere ceduto a titolo temporaneo. Magari alla Juve che sta cercando un vice Vlahovic. Magari all’Inter, che a giugno non rinnoverà con Correa e con il grande dubbio legato a Marko Arnautovic.