Serie A, racconto da brividi del top player | “Mi vergognavo ad uscire”
Non è tutto oro quello che luccica. La vita del calciatore può nascondere problemi molto seri. Un racconto da brividi di un top player.
Dedicato soprattutto ai bambini, agli adolescenti, a quelli che pensano che la vita di calciatore sia paradisiaca: soldi, vestiti, macchine, tutto rosa e fiori. Niente di tutto questo. Dietro l’agio, si nascondono storie agghiacchianti. O forse semplicemente di vita reale.
Fece scalpore nel 2006 il tentativo di suicidio da parte di Gianluca Pessotto, gettatosi da un abbaino della sede della società sportiva della Signora. Un gesto volontario che rivela tutti i problemi che si annidano dietro la facciata di una vita da nababbo.
Fortunatamente una storia a lieto fine dal momento che l’ex Juventus è in primis sopravvissuto e ora è vivo e vegeto. Le verità rivelate da Buffon colpirono tutti anche se il portierone di Massa Carrara non arrivò al gesto di Pessotto.
Ma ad appena 25 quando la sua carriera era in forte ascesa, Buffon cominciò ad avere dei problemi nella vita privata. Pigrizia fisica e mentale, paure e attacchi di panico, quando tutto sembrava volgere al peggio ecco la benedetta mostra di Chagall a Torino: uno choc positivo che insegnò il valore delle cose. Quello di Buffon non è certo il primo caso, e non sarà l’ultimo: bambini e ragazzi devono saperlo.
Mi vergognavo di uscire con i miei figli
Giusto sapere che i calciatori sono e restano delle persone umane. E come tali vivono di gioie e dolori, tutto esasperato da una vita perennemente pubblica, oltre la luce dei riflettori. Come i comuni mortali, anche i top player provano sentimenti, emozioni e guerre dentro.
Come Buffon così Morata, da poco tra l’altro lasciatosi con Alice Campello, dopo 7 anni di matrimonio e 4 figli. In un podcast spagnolo (Cope), il neo attaccante del Milan ha confessato i suoi mali, era arrivato al punto di vergognarsi di uscire con i figli.
Ansia e attacchi di panico
“Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o in quale situazione ti trovi nella vita: hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte“.
Parole da ripetere a bambini e adolescenti che vedono nei giocatori modelli da imitare. Attenzione, ragazzi. “Non siamo sempre quello che si vede in televisione. Ho passato un periodo in cui correvo solo in casa perché mi si chiudeva la gola e la vista mi si annebbiava. Mi vergognavo perfino di uscire con i miei figli perché ricevevo così tante parole davanti a loro“. Non è tutto oro quello che luccica, mai proverbio più azzeccato e veritiero.