VAR a chiamata, ci siamo | La FIGC ha deciso: fatta richiesta per l’introduzione
Potrebbe esserci presto una novità sui campi da calcio italiani. La FIGC ha deciso sulla Var a chiamata e sulla richiesta per l’introduzione.
Negli ultimi anni il mondo del calcio ha subito grandi e decisivi cambiamenti su tutti i livelli. L’ultima decisiva e impattante modifica ha infatti riguardato il forma della Champions League che, nella sua prima fase, sarà costituita da un girone e da una classifica unica, come fosse un vero campionato.
Questa decisione ha seguito quella dei prossimi campionati mondiali, con la Coppa del Mondo FIFA 2026 che sarà la prima edizione con ben 48 partecipanti, rispetto ai 32 delle precedenti edizioni. Importanti modifiche sono state attuante anche al calcio giocato, con l’introduzione del “Var”.
Ma proprio questo strumento sta per essere ulteriormente rivoluzionato grazie ad lacune proposte. La FIGC, infatti, sembra aver preso una decisione per quanto riguarda il tema del Var a chiamata e sulla richiesta per la sua introduzione. Vediamo di che cosa si tratta.
Le polemiche sul Var
Dal momento della sua introduzione nel campionato di Serie A e nei maggiori tornei europei, il Var ha prodotto molte polemiche e discussioni sul tema della tecnologia utilizzata in campo. Se nella maggior parte dei casi è stato utile per risolvere dubbi riguardo decisioni arbitrali complesse, in altri casi ha dimostrato di non essere un metodo infallibile.
Pensiamo ad esempio al clamoroso errore durante Juventus – Salernitana del 2022. In quell’occasione si è avuto una nuova prova che il Var non è infallibile. Tuttavia, adesso fa molto discutere la proposta relativa all’introduzione del Var a chiamata. Ma di che cosa si tratta e come funziona?
Il Var a chiamata parte anche in Italia
Secondo quanto riportato dal sito Alfredopedulla.com, la FIGC è intenzionata ad ampliare la gestione del Var introducendo alcune interessanti e clamorose modifiche. Si parla sempre con più insistenza dell’introduzione del Var a chiamata.
Si tratta di una modalità molto simile a quella del Challenge utilizzata per il tennis e che prevede, tra le altre cose, di appellarsi ad essa in alcuni momenti “dubbi” della partita. Secondo la Repubblica, infatti, la Federcalcio avrebbe contattato l’IFAB per potere avere la possibilità di utilizzare questo strumento durante le partite del campionato di Serie C e in quelli giovanili. Si tratterebbe di una vera innovazione che consentirebbe al calcio moderno di cambiare ulteriormente e di adottare strumenti presenti anche in altri sport. Sarà quindi interessante capire quale sarà la decisione che riguarda il calcio italiano.