Cori razzisti, una squadra abbandona la partita | Gli avversari non ci stanno: è solo una scusa
L’increscioso episodio di una squadra che abbandona la partita per cori razzisti, ma gli avversari non ci stanno: pensano che sia soltanto una scusa.
Non bastava l’indagine sugli ultras che ha portato in manette 19 persone mettendo in luce l’intromissione di criminali nel mondo del calcio, o la denuncia alla Commissione Europea da parte di club e calciatori uniti contro la FIFA, accusata di abuso di posizione dominante nell’imposizione del calendario internazionale.
È arrivata la stangata da parte dell’UEFA nei confronti della Lazio, per le vicissitudini avvenute all’Olimpico in occasione del match di Europa League contro il Nizza, valida per la seconda giornata della fase a gironi. Il Comitato Arbitrale dell’UEFA ci è andato giù pesante.
Lazio multata e sanzionata per i cori razzisti e discriminatori. Multata con quarantacinque milioni di euro, sanzionata con la revoca della condizionale e la chiusura dei settori 48 e 49 della Curva Nord per la prossima partita dei biancocelesti in Europa League.
Il 7 novembre, quando è in programma la sfida con il Porto, resteranno aperti gli altri due settore della Curva Nord. Non solo. Alla Lazio è stato comminato un altro turno a porte chiuse, sanzione questa sospesa per un anno.
Un altro assurdo episodio
Quello dei cori razzi e discriminatori, dunque, continua a essere un problema che si fatica a debellare e con il quale, ahinoi, bisogna ancora doverci convivere. Le vicissitudini di Lazio-Nizza, infatti, non è affatto un episodio isolato.
Un altro vergognoso episodio è avvenuto in Jonica-Città di Avola, in Eccellenza, girone B. Jairo Alegria, attaccante colombiano della squadra messinese è stato bersagliato da insulti e cori razzisti, ma ben presto si è andati ben oltre.
L’abbandono del match
Lo Jonica, sotto 0-3, a cinque minuti dalla fine ha abbandonato il campo, in segno di protesta, affidando la spiegazione di quel gesto con un comunicato ufficiale sui propri canali social per stigmatizzare e condannare la vicenda. “La società in tutte le sue componenti stigmatizza e condanna i cori razzisti, continuati e percepiti da tutto lo stadio – si legge – provenienti in maniera inequivocabile dal settore ospiti”.
Anche il Città di Avola ha replicato con una nota, accusando però gli avversari “di usare la scusa del razzismo per mascherare – si legge in uno stralcio della nota – la sconfitta l’atteggiamento antisportivo”. La certezza del fatto increscioso è che i carabinieri hanno identificato gli autori dei cori razzisti.