Panatta non si smentisce e distrugge il campione: “La strada è in salita” | Attacco durissimo dell’ex tennista
Arriva una nuova offensiva verbale da parte di Adriano Panatta nei confronti del campionissimo del tennis: “Non regge i ritmi alti”.
Non sono certo una novità le stoccate di Adriano Panatta. Anche se, per un ex tennista del suo calibro, sarebbe più opportuno parlare di “rovesci” con cui si abbatte sui suoi bersagli. Con grande schiettezza, l’eroe azzurro della Coppa Davis vinta in Cile nel 1976 esterna i suoi giudizi, i suoi pensieri, i suoi punti di vista.
Si può essere o non essere d’accordo con lui, su questo non c’è dubbio. Non lo si potrà, però, tacciare mai di ignavia. Panatta è un uomo che sceglie sempre da che parte stare e ci mette la faccia, assumendosi le responsabilità delle sue dichiarazioni. Proprio come quelle che mettono nel mirino il campionissimo del tennis dei giorni nostri.
Dall’alto della sua esperienza e dei suoi trionfi, l’ex capitano dell’Italia sa riconoscere a occhi chiusi pregi e difetti di un giocatore. E, dettaglio non di poco conto, le sue affermazioni sono coerenti con ciò che pensa: non si contraddice, né si fa problemi a “pungere”, laddove lo ritenga necessario.
Atti di superbia, di tracotanza? Tutt’altro: semplicemente un carattere deciso unito a un talento da fuoriclasse, che ora cerca di mettere a disposizione delle nuove stelle di questo sport. Vanno lette e interpretate in tal senso le frasi pronunciate nelle scorse ore in riferimento a un asso della racchetta.
Dito puntato contro il fuoriclasse del tennis: Adriano Panatta punge ancora
Sul “Corriere della Sera”, Adriano Panatta ha analizzato senza filtri ciò che è avvenuto nel weekend tennistico. All’ATP 1000 di Shanghai, il numero uno al mondo, Jannik Sinner, ha sconfitto in due set (7-6, 6-3) Novak Djokovic: non esattamente l’ultimo arrivato, il serbo.
Eppure, il 23enne altoatesino ha sconfitto colui che fino a pochi mesi fa pareva incrollabile e ha legittimato la sua posizione apicale nel ranking maschile. Lui e Carlos Alcaraz sono attualmente i “Big Two” del tennis internazionale, secondo Panatta, e sono pronti a scrivere una parentesi del tutto analoga a quella a cui hanno per anni dato vita Roger Federer e Rafa Nadal. A finire nel mirino del commentatore sportivo non è stato dunque Sinner, bensì Djokovic…
Adriano Panatta: “Novak Djokovic è ancora competitivo, ma…”
Il 37enne di Belgrado, a giudizio di Panatta, è ancora competitivo, ma contro Sinner e Alcaraz – si legge ancora sul “CorSera” – probabilmente non riuscirà più a vincere e a reggere i ritmi alti del loro gioco.
“Se Nole ha voglia di continuare, è libero di farlo, ma per i titoli più importanti la strada è ormai in salita, più su della Cima Coppi”, ha sentenziato “Ascenzietto”.