Clamoroso Juve, deve tornare in tribunale | Udienza fissata per questa ragione
Clamorosi ultimi aggiornamenti che riguardano la Juventus, deve tornare nuovamente in tribunale: udienza già fissata.
Thiago Motta ha ritrovato tutti i nazionali che, in questi giorni, hanno rappresentato il proprio Paese per le gare di Nations League e qualificazione alla prossima edizione della Coppa del Mondo.
Non c’è molto tempo da perdere visto che sabato sera, 19 ottobre, alle ore 20:45, all’Allianz Stadium arriverà la sorprendente Lazio di Marco Baroni vogliosa di fare punti in trasferta.
Anche se l’ambiente bianconero, in quest’ultimo periodo, non sta vivendo affatto un bel momento. Soprattutto dalle ultime vicende che sono giunte proprio come un fulmine a ciel sereno. A quanto pare si ritorna nuovamente in tribunale.
Una notizia, a dire il vero, del tutto inattesa. Tanti sono gli aggiornamenti che sono stati rilasciati. Basti pensare che la prossima udienza è stata già fissata. Il motivo è fin troppo serio.
Juventus, caso plusvalenze e manovra stipendi: ci sono novità
Nelle ultime ore sono arrivate delle novità molto importanti per quanto riguarda le vicende legate al “Caso plusvalenze” e alla “Manovra stipendi”. Vicende che nascono dal periodo del Covid (anno 2020). A lanciare la clamorosa indiscrezione ci ha pensato il sito “Calcio e Finanza” in cui il gip Anna Maria Gavoni ha fissato la data della prossima udienza: appuntamento rimandato a giovedì 5 dicembre.
Il tutto si verificherà presso il Tribunale di Roma dove ci sarà la prima udienza preliminare a carico di alcuni ex rappresentanti della “Vecchia Signora”. Proprio coloro che sono coinvolti in queste vicende. Otto le persone imputate. Tra questi spuntano i nomi di: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene.
Juventus nuovamente in tribunale, udienza fissata il 5 dicembre
La trasmissione dell’indagine a Roma era stata decisa dalla Cassazione. La stessa che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino. Tanto da ordinare, appunto, lo spostamento del fascicolo nella Capitale. Una richiesta di rinvio a giudizio, della Procura di Roma, partita il giorno 17 luglio.
Tra le ipotesi di reato ci sono: aggiotaggio, false fatturazioni ed ostacolo alla vigilanza. Ricordiamo che all’epoca dei fatti, quando si verificò il terremoto che condizionò non poco l’ambiente bianconero, il consiglio di amministrazione non perse altro tempo e decise di dimettersi.