Maradona, la contesa con il Napoli venuta fuori dopo la morte | ADL ha imposto un veto
La diatriba venuta fuori in seguito alla dipartita de il Pibe de Oro ha raggiunto il suo apice proprio in questa fase. Ecco di cosa si tratta.
A quasi quattro anni dalla sua scomparsa Diego Armando Maradona fa ancora parlare di sé. D’altronde non potrebbe che essere così visto cosa ha rappresentato per l’intero mondo del calcio.
Quando si pensa al Pibe de Oro inevitabilmente il primo pensiero va al Napoli, la squadra probabilmente più significativa della carriera del fuoriclasse argentino. Il mito di Diego nella città partenopea si trasmette di generazione in generazione e anche chi non l’ha vissuto lo porta nel proprio cuore.
Un connubio inossidabile che nemmeno la conquista del terzo scudetto da parte del club azzurro ha scalfito. Per ogni napoletano che si rispetti il periodo più roseo della storia della formazione campana è quello passato con Maradona.
Eppure una volta spentosi qualcosa sembra essersi rotto generando una polemica di una certa importanza che si è alimentata col passare del tempo fino ad esplodere in maniera definitiva nelle ultime settimane.
Il Napoli al centro di una polemica riguardante Maradona
A renderla pubblica è stata Dalma una delle figlie di Maradona. In una lunga intervista rilasciata all’edizione locale de La Repubblica ha parlato dell’impossibilità di entrare all’interno dello stadio di Napoli, dedicato appunto a suo padre.
Senza troppi fronzoli ha raccontato uno degli episodi in cui le è stata comunicata questa decisione: “Mi è stato vietato di entrare allo stadio nel dicembre 2021, quando stavo girando il mio documentario. Eppure sono stata nello stadio dell’Argentinos Juniors e in quello del Boca ovviamente. Volevo farlo pure a Napoli, è stata una parte importante della carriera di mio padre, forse la principale”.
L’antefatto che ha portato allo “scontro” tra le parti
Dalma piuttosto amareggiata per l’accaduto ha spiegato quale può essere a suo parere il motivo per cui la società azzurra è giunta a questa decisione: “Credo sia iniziato tutto quando il Napoli ha realizzato la maglia con il volto stilizzato di mio padre. Noi ci complimentammo, ma chiedemmo dei soldi come sfruttamento dei diritti di immagine”.
Poi ha proseguito svelando qual era l’intento della sua famiglia: “Li avremmo utilizzati per fare beneficienza e l’avremmo fatta in Italia, a Napoli. Avremmo aiutato una scuola o un ospedale di bambini. Papà non si è mai tirato indietro, ma De Laurentiis disse di no“. Insomma almeno per ora tra le parti il clima non sembra essere dei migliori, anche se nelle ultime ore la società partenopea ha ribattuto, invitando lei e la sorella nell’impianto dedicato al padre.