Pellegrini bocciato, la 10 azzurra cambia proprietario | Arriva la pesante investitura
Non è affatto un bel periodo per Lorenzo Pellegrini, né con la Roma né con la Nazionale. La 10 cambia proprietario.
Se non ti chiami Francesco Totti o Daniele De Rossi, essere capitano nella Roma spesso è un peso più che un onore. Pochi onori e tanti oneri. Ne sa qualcosa Lorenzo Pellegrini, fischiato e oggetto di mira da parte di una parte dei tifosi della Roma.
Il motivo è tanto semplice quanto opinabile: al Nazionale Azzurro gli si addita una mancanza di leadership, ma soprattutto lo si accusa di essere uno dei responsabili dell’esonero di Mourinho.
Fu il Romanista a far uscire un’indiscrezione presa per buona da gran parte della tifoseria giallorossa, secondo cui dopo una lite furiosa tra il capitano romanista e lo Special One avrebbe seguito l’esonero.
Sarebbe stato, condizionale d’obbligo, proprio Pellegrini a suggerire ai Friedkin di sostituire Mourinho con Daniele De Rossi. Addirittura un retroscena a conferma la veridicità della storia: Pellegrini avrebbe trovato nel suo armadietto l’anello che la squadra aveva regalato a Mourinho in occasione del suo 60° compleanno. Accanto, un messaggio alla Mourinho: “Spero che tu possa vincere tanto in futuro, spero anche tu possa diventare un uomo migliore”.
I guai di Pellegrini
Lo screzio di una tifoseria che non ha mai amato Pellegrini quanto Totti e De Rossi parte da lì, senza calcolare la bufera scatenata da Fabrizio Corona su presunte accuse di stalking da parte del capitano giallorossa nei confronti di una escort (per cui lo stesso Corona fu indagato), comincia tutto da lì.
Nonostante l’ottimo periodo di forma con De Rossi allenatore, Pellegrini non è tornato ai suoi massimi livelli. La conferma di un moment tutt’altro che magic in Nazionale, proprio all’Olimpico, con quell’espulsione sciocca che ha permesso al Belgio di rimontare due reti, strappando un pari in Nations League. I guai di Pellegrini a quanto pare non sono finiti.
Ciao ciao alla 10
Ci ha pensato Vincenzo Grifo a candidarsi per quella maglia indossata proprio da Pellegrini in Nazionale. “Se Spalletti chiama, io ci sono!“. Così l’italo-tedesco, in forza al Friburgo, in una recente intervista a gianlucadimarzio.com.
Nonostante non abbia mai giocato in Italia, il suo legame con il nostro paese rimane forte. “In questo momento mi sento in grande forma e ho fatto un’ottima preparazione – continua – potrei senz’altro fare bene. Non ci siamo sentiti con Spalletti direttamente, ma io ci credo sempre. Spesso sono stato inserito nelle pre-convocazioni e il contatto è sempre vivo. Posso essere io il 10 dell’Italia”. Le possibilità non possono aumentare se Pellegrini continuerà nella sua parabola discendente: ciao ciao alla 10.