Caos a fine partita: aggressione ai tifosi rivali | Anche una bambina nel parapiglia
Panico al termine della partita, aggressione ai tifosi della squadra rivale: nel parapiglia coinvolta anche una bambina.
Purtroppo non si tratta affatto del primo spiacevole episodio che macchia, ancora una volta, il mondo dello sport. In particolar modo quello del calcio. Si torna a parlare di una brutta e vile aggressione da parte di un gruppo di persone che definirli tifosi sarebbe troppo.
La vicenda, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro della rete ed anche del nostro Paese. Tra le persone colpite anche una bambina. Il tutto è avvenuto al termine della partita persa dalla loro squadra.
Il risultato è passato inevitabilmente in secondo piano visto che, come notizia principale, non si sta parlando d’altro se non di questa aggressione. A parlare di quanto accaduto è il presidente del club che ha fermamente condannato questo episodio.
Parole dure quelle rilasciate dal numero uno della società che si è scagliato contro il gruppo di delinquenti che ha prima accerchiato l’auto e poi minacciato coloro che si trovavano all’interno.
Aggressione ai tifosi rivali, la condanna del presidente: “Inaccettabile”
Campionato di Serie D, girone “D”, nell’ultimo turno di campionato la Pistoiese cade sul campo del Sasso Marconi per 2-1. Anche se il risultato passa inevitabilmente in secondo piano visto che, quanto accaduto al termine della gara e all’esterno dell’impianto sportivo, è assolutamente da condannare. Una sconfitta che non è stata affatto digerita dai sostenitori della squadra toscana che si sono resi protagonisti (in negativo) di un brutto episodio.
La denuncia arriva direttamente dal numero uno della Pistoiese, Sergio Iorio. Cosa è successo? All’interno della vettura erano presenti cinque donne, tra queste anche una bambina di soli due anni. L’auto, ad un certo punto, è stata accerchiata da un gruppo di persone con tanto di insulti e minacce nei confronti di chi si trovava all’interno. Un episodio che lo stesso Iorio ha voluto condannare: “Non sono tifosi, ma persone prive di dignità che se la prendono con i più deboli“.
Vile aggressione degli Ultras, la dura reazione del numero uno del club
Come riportato in precedenza nell’auto era presente anche una bambina di soli due anni. La stessa che, visibilmente spaventata da quanto stava accadendo, ha iniziato a piangere. Donne che, secondo Iorio, erano andate a vedere la partita di un suo tesserato.
Una dura critica del presidente nei confronti di quella piccola parte dei tifosi ed anche della città: “Non è la Pistoia che riconosco. Queste persone non sono degne di essere chiamate tifose della Pistoiese. Sono pronto anche a lasciare il club se necessario“.