Non ci interessa se sei socio, ti esoneriamo | Fabregas via: sostituto da urlo per il Como
I risultati altalenanti ottenuti finora da Fabregas potrebbero spingere la società lariana ad un clamoroso cambio alla guida tecnica
L’avvio di campionato dell’ambizioso Como di Hartono non è stato dei migliori, ma tutto sommato è linea con l’andamento salvezza. Chiaramente viste le risorse investite dalla proprietà e la squadra allestita, in tanti si aspettavano di vedere i lombardi leggermente più su.
Insomma, secondo le previsioni i lariani avrebbero dovuto avere un andamento tranquillo e a distanza di sicurezza dai bassifondi della classifica. Certo, c’è da dire che la compagine di Fabregas ha già affrontato diverse big, ma anche in alcuni match alla portata non ha ottenuto i risultati sperati.
Per questo la dirigenza sta iniziando a valutare se cambiare o meno l’allenatore. Il tecnico spagnolo però ha il merito di aver riportato la squadra in Serie A dopo 21 anni di assenza e prima di esonerarlo vanno analizzati diversi fattori.
Oltre a quelli tecnici infatti vanno valutati anche altri aspetti che potrebbero avere un ruolo determinante ai fini della scelta della ricca presidenza comasca. Al contempo però qualora dovessero esserci ulteriori battute d’arresto nemmeno questo cavillo potrebbe salvare l’ex giocatore Barca.
Fabregas via nonostante il ruolo da dirigente
In pochi ne sono a conoscenza, ma Fabregas ha anche una sorta di ruolo da socio nella dirigenza del Como, che non è mai stato completamente chiarito. Un fattore che potrebbe rappresentare un ostacolo ad un possibile esonero.
In realtà però viste le ambizioni, Hartono difficilmente si farà intimorire da questo fattore. Da buon americano vuole vedere i risultati e se il campo dovesse dare un responso negativo, potrebbe anche arrivare la drastica decisione.
Il possibile sostituto del tecnico spagnolo
A tal proposito già circolano dei nomi per la sua successione. Tra i tanti spicca quello di Maurizio Sarri, che dopo la chiusura nefasta della sua esperienza alla Lazio è alla ricerca di un progetto ambizioso e in cui possa valorizzare il proprio credo calcistico.
Il Como sotto questo punto di vista sarebbe una vera e propria oasi nel deserto per il tecnico toscano, che ormai da anni non digerisce gli impegni infrasettimanali. In riva al lago potrebbe preparare con calma ogni singola partita lavorando così di più sul campo. A ciò va aggiunto il suo oneroso salario che negli ultimi anni non è mai sceso al di sotto dei 3 milioni di euro. Una cifra sicuramente alla portata della proprietà comasca.