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Molestie e minacce: il Messi italiano rischia il carcere | Emesso un mandato di cattura

Leo Messi
Leo Messi, un nome e miliardi di presunti suoi eredi – lapresse – IlPosticipo.it

Nuovi guai e accuse gravissime per il Messi italiano che adesso rischia seriamente il carcere per molestie e minacce.

A dare ascolto agli argentini, un popolo abituato bene dal punto di vista del talento, ogni anno praticamente nasce un nuovo Maradona, che con il tempo è diventato Messi. Modi diversi di chiamare lo stesso ceppo di fuoriclasse, nonostante un nuovo Diego in fondo deve ancora nascere. Tant’è.

Da quelle parti se hai talento, il paragone in gioventù è lo stesso. Già nel 1990 El Burrito Ariel Ortega fu paragonato a Maradona, vuoi per fisico, vuoi per la Diez sopra le spalle. Poco altro. Il talento ne aveva, per carità, ma neanche a paragonarli. Anche Pablo Aimar fu paragonato a Maradona per gli stessi motivi di Ortega, la differenza è che fu proprio Diego a lasciarsi scappare: “l’unico calciatore per cui avrebbe pagato pur di vederlo giocare”.

A differenza di Maradona, l’espressione “il nuovo Messi” ha varcato i confini argentini. In Scozia fu definito così Ryan Gauld, prima ancora del suo trasferimento allo Sporting. Per i bulgari il nuovo Messi era Radoslav Dimitrov, addirittura un terzino destro dello Slavia Praga, soprannominato così perché gli assomigliava.

Parlando di signor giocatori, Mario Götze fu l’ultimo dei nuovi Messi, uno dei giocatori più costosi nella storia della Bundesliga, il Bayern Monaco spese quasi 40 milioni per strapparlo al Borussia Dortmund grazie al pagamento della clausola di rescissione.

Il nuovo Messi in Italia

Lorenzo Insigne in Italia, ai tempi del Pescara, fu accostato alla Pulce argentina. Doveva essere il nuovo “Messi dell’Adriatico” nell’annata dei 18 gol con i quali riportò il Pescara in Serie A. “Messi è straordinario, ma personalmente credo che il più grande giocatore di tutti i tempi sia Diego Maradona”. Parola di Lorenzo Il Magnifico.

Il Genoa sperava di avere il nuovo Messi nel 2005 quando prese Fernando Forestieri dal Boca. Giocatore tecnico e molto duttile, un po’ trequartista un po’ seconda punta. Non fu per niente così. Il rosarino girò per Siena e Vicenza, Udinese ed Empoli. Bari e di nuovo Udinese, senza mai lasciare traccia.

Fernando Forestieri
Fernando Forestieri con la maglia dell’Udinese – lapresse – IlPosticipo.it

Dal razzismo alle molestie e minacce

Forestieri si è messo in luce più per il suo lato oscuro che per la sua forza. Nella sua esperienza in Inghilterra (era il 2018) fecero scalpore i 6 turni di squalifica e una multa di 25.000 sterline per l’uso di parole razziste. Ora siamo andati ben oltre.

Secondo la BBC Fernando Forestieri in quel periodo ha rischiato seriamente il carcere. Non si è presentato dinanzi alla Corte di Mansfield, dove avrebbe dovuto difendersi dall’accusa di comportamenti minacciosi e molesti, con l’aggravante razziale, per il quale era già stato accusato e condannato. In virtù della mancata presentazione, l’Autorità britannica hanno emesso un mandato di arresto senza cauzione nei suoi confronti. Altro che nuovo Messi.