Con me non giocherai mai: Ranieri, prima decisione drastica per la risalita | Fatto fuori il top player
Dopo l’entusiasmo per il Ranieri- ter, l’allenatore della Roma fa i conti con la realtà, per la risalita fatto fuori un top player giallorosso.
Finito quell’entusiasmo figlio di una Fiumicino invasa di tifosi giallorosso all’arrivo di quell’allenatore che quando chiama la Roma (in situazione di emergenza) risponde sempre, bisogna fare i conti con la realtà e quella classifica che vede Pellegrini e soci con appena quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
I Friedkin dopo tanti nomi e una “tavola rotonda” a Londra dove sono usciti fuori una sequela di nomi improbabili, sono tornati al passato, non solo con il terzo mandato di Ranieri, ma col ritorno della romanità, un po’ come era stato con De Rossi.
Il primo problema della piazza inferocita con i Friedkin è stato risolto, proprio come una stagione fa dopo il travagliato divorzio con Mourinho, nel segno di un personaggio che tocca il cuore dei tifosi. Ranieri, infatti, non sarà solo l’allenatore.
A giugno diventerà un dirigente della Roma, andando a colmare una delle tante lacune della mala gestione della proprietà statunitense, carente nuovamente dopo le dimissioni (indotte) del CEO Lina Souloukou, colei che ha esonerato di fatto De Rossi, colei che aveva portato Juric sulla panchina giallorossa.
Ranieri e le criticità da risolvere
Come metterà la Roma in campo Claudio Ranieri? È la domanda che si stanno ponendo tutti: giocatori, media e tifosi. Risposta scontata nel suo concept: si punterà sulla sua esperienza, ne ha da vendere d’altronde.
L’allenatore testaccino ha sempre mostrato una grande apertura verso qualsiasi sistema di gioco, a differenza di Juric, ha solo l’imbarazzo della scelta. Probabile il ritorno a una difesa a 4, c’è un 4-4-2 che potrebbe trasformarsi in 4-4-1-1, con Pellegrini in campo al posto di Paulo Dybala. Già, Dybala.
L’indizio per il futuro prossimo
Far fuori Dybala significherebbe far contenta la proprietà, che ha fatto capire a chiare lettere di storcere il naso a quel rinnovo automatico del contratto (a determinate condizioni) che porterebbe la Joya a guadagnare 8 milioni di euro annui. Non solo.
Ranieri in passato ha dimostrato stima nei confronti di Mati Soulè, basta riscrivere il suo pensiero sull’argentino nel post Cagliari-Frosinone di una stagione fa: “Quando hai un campione come Soulé che calcia come Maradona e Zico, devi soltanto applaudire”. Parole che rappresentano un indizio sul fatto che l’ex Frosinone possa giocare molto più spesso a discapito di Dybala. E qui ritorna la solita domanda: che ne sarà di Dybala? Lo scopriremo solo vivendo il Ranieri-ter.