“Avrei ammazzato l’arbitro”: il campione del mondo ’82 lo ha confessato anni dopo | Partita trasformata in una guerra
Emerge uno spaventoso retroscena circa un azzurro campione del mondo nel 1982: voleva uccidere il direttore di gara, l’ha confessato lui stesso.
La Nazionale italiana campione del mondo in Spagna nel 1982 ha compiuto un miracolo sportivo ancor oggi inserito fra le imprese calcistiche più entusiasmanti di sempre. I ragazzi di Enzo Bearzot si sono resi protagonisti di una cavalcata trionfale, anche se uno dei suoi protagonisti ha rivelato un retroscena clamoroso, di cui in pochi sono a conoscenza.
Il diretto interessato era tra i titolari fissi degli Azzurri in quella rassegna e mai si poteva immaginare che potesse farsi quasi sopraffare dall’istinto omicida.
Una confessione inaspettata, che ha spiazzato l’Italia: nessuno poteva pensare che un senatore dello spogliatoio del suo calibro avesse sperimentato nel corso della carriera un tale sentimento negativo. Fortunatamente, poi, il delitto non è stato commesso, ma a ripensarci vengono i brividi.
Un episodio soltanto sfiorato, la cui gravità però non viene meno. Si è trattato di un frangente isolato, anche se è chiaro che dai campioni che calcano i manti erbosi è lecito attendersi atteggiamenti diversi. Una macchia su un percorso lastricato di successi per l’ex giocatore, che ha provato l’ebbrezza di conquistare la Coppa del Mondo.
La leggenda azzurra di Spagna ’82 ha confessato di aver sfiorato un omicidio
L’accaduto – anzi, il “non accaduto” – risale a undici anni prima del successo in terra iberica. Correva l’anno 1971, era il 21 marzo e in campo a sfidarsi c’erano l’Inter e il Napoli. Un incontro andato in scena in quel di Milano e che nel primo tempo vide i partenopei passare in vantaggio per effetto di una rete di Altafini. All’intervallo il parziale era di 0-1, con i campani in superiorità numerica per effetto dell’espulsione di Burgnich.
Sandro Mazzola, capitano dei nerazzurri, si scaraventò adirato contro l’arbitro nello spogliatoio e, nella ripresa, il direttore di gara (Gonella, ndr), iniziò ad assumere un metro evidentemente favorevole al Biscione. Concesse infatti un rigore inesistente che diede il via alla rimonta dell’Inter, suggellata al 60′ da un gol di Boninsegna. Fu in quell’istante che l’eroe dell’82 perse le staffe…
“Avrei ammazzato l’arbitro”
Sul vantaggio interista pesò una gaffe di Dino Zoff tra i pali. L’estremo difensore del Napoli era fuori di sé per via dell’arbitraggio a senso unico, tanto che, a distanza di anni da quel giorno, giunse a dire: “Avrei ammazzato l’arbitro”.
Ai microfoni de “La Repubblica”, Mazzola ha inoltre svelato di avere redarguito pesantemente l’arbitro Gonella, ricorrendo a espressioni colorite e individuando nella sua direzione di gara le responsabilità del risultato negativo per l’Inter. Parole che, probabilmente, finirono per condizionare l’arbitraggio: chiedere a Zoff per conferma…