Tanti infortuni in nazionale: ecco chi sono i giocatori e i risarcimenti per i club
Brutte notizie per i club di Serie A dopo questa sosta: tra infortuni gravi e meno gravi qualcuno dice anche addio alla stagione in corso
L’ultima sosta nazionale del 2024 ha lasciato una scia di infortuni, gravi o meno gravi, che preoccupano i club e mettono in guardia l’intero sistema calcio. Più di qualche volta abbiamo sentito dire che nel calcio moderno si gioca troppo, che si disputano troppe partite anche in maniera ravvicinata e che i giocatori – spesso anche costretti a volare da una parte all’altra del mondo in pochi giorni – ne risentano dal punto di vista fisico.
Certamente, il numero di partite che si giocano rispetto a dieci anni fa è aumentato ma uno studio effettuato dal CIES, Osservatorio sul Calcio, nel 2024, dimostra che l’aumento del numero di gare non ha avuto un impatto significativo sull’aumento dei minuti giocati a carico dei calciatori, anzi gli avrebbe portati ad avere maggiori introiti.
Resta comunque un fatto che durante la stagione i club non sempre sono tranquilli nel far partire i propri tesserati che, come nel caso della Juventus con Cabal, potrebbero anche perderli per tutto il campionato o comunque ritrovarli non al meglio della loro condizione.
Per la tredicesima giornata di Serie A alle porte sono tanti i calciatori che hanno subito infortuni e durante le partite disputate con la maglia delle proprie Nazionali e che sono da considerarsi in dubbio per le prossime gare.
Chi si è infortunato durante la sosta
Per la Juventus le notizie affatto belle: i test effettuati al J|Medical su Dusan Vlahovic, uscito zoppicando all’88’ di Serbia-Danimarca, hanno confermato un infortunio al flessore della coscia sinistra ma escluso le lesioni. L’attaccante salterà il big match contro il Milan e sarà monitorato in vista della trasferta di Champions contro l’Aston Villa che si terrà 4 giorni dopo.
Più grave invece l’infortunio di Cabal: rottura del legamento crociato anteriore durante l’allenamento con la nazionale colombiana e stagione finita. Sorrisi amari anche per il Napoli di Antonio Conte preoccupato per le condizioni di Romelu Lukaku e Scott McTominay: l’attaccante belga ha subito un’infiammazione al ginocchio e saltato la gara contro Israele, ma dovrebbe riuscire a recuperare per la partita contro la Roma, mentre lo scozzese è uscito al 76′ di Polonia-Scozia a causa di un problema alla caviglia che lo mette in dubbio per la sfida al Maradona.
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Stessa sorte per Hakan Calhanoglu: il problema muscolare rimediato con la maglia della Turchia probabilmente lo vedrà ai box nella sfida con l’Hellas Verona. Dubbio anche sulle condizioni di Nuno Tavares che ha subito un problema al ginocchio in allenamento con il Portogallo saltando anche la gara contro la Croazia e rientrando in anticipo a Formello. Allarme rientrato invece per Boulaye Dia: scongiurata la malaria, l’attaccante sarà regolarmente a disposizione di Baroni per il Bologna.
Chi paga per gli infortuni in nazionale?
In base al FIFA Club Protection Program, una polizza assicurativa della FIFA che copre il rischio di infortunio dei giocatori durante gare e allenamenti con le squadre nazionali, i giocatori devono essere assicurati per le partite delle squadre nazionali dagli organizzatori dell’evento in caso di invalidità. Il Programma protegge tutti i giocatori durante il periodo di rilascio delle partite della nazionale che hanno un contratto di lavoro con un club, dove esiste l’obbligo di liberare i giocatori.
Il programma compensa i club fino a un massimo di € 7,5 milioni per giocatore per incidente. Il massimo di € 7,5 milioni è calcolato con un risarcimento giornaliero “proporzionale”, che è pari a 20.548 euro ed è pagabile per un massimo di 365 giorni dopo i primi 28 giorni di invalidità (i primi 28 giorni non sono coperti).
Il risarcimento dovuto si basa sullo stipendio fisso (inclusi gli oneri obbligatori di sicurezza sociale) che il club paga direttamente al giocatore. Il pagamento della compensazione dovrà avvenire su base mensile entro 30 giorni dalla conferma della procedura per ottenere il rimborso.