Arbitri italiani nel caos: nel mirino 4 anni di partite | Intervengono le forze dell’ordine
La decisione clamorosa su alcuni arbitri italiani finiti nel caos. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine: ecco che cosa è successo.
Una svolta clamorosa da parte della giustizia sta scuotendo una parte del mondo del calcio italiano.
In un contesto già segnato da polemiche legate alle decisioni arbitrali e all’utilizzo spesso controverso delle nuove tecnologie come il Var, questa vicenda potrebbe aggiungersi alle già numerose discussioni.
Le forze dell’ordine sono intervenute in una situazione che ha messo sotto pressione il mondo arbitrale, a volte criticato per la mancanza di rigore. Alcuni arbitri italiani, infatti, sono finiti nel caos e nei prossimi paragrafi vi spiegheremo che cosa è successo e di cosa si tratta.
Arbitri italiani nel caos
Le indagini sono state avviate nella primavera del 2023, con gli inquirenti che sono riusciti a portare alla luce un presunto “alto tasso di evasione fiscale” tra alcuni arbitri italiani. Secondo quanto emerso dalle indagini, una cinquantina di direttori di gara e assistenti, non avrebbero dichiarato al Fisco i compensi ricevuti dalla UEFA in occasione di alcune partite arbitrate in Europa tra il 2018 e il 2022.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, tra questi ci sarebbero anche nomi di spicco, come Gianluca Rocchi e Daniele Orsato. Per queste prestazioni, il compenso minimo ammontava a circa 8.000 euro a incontro. Tuttavia, molti di loro non avrebbero dichiarato tali cifre, benché al di sotto del limite per il penale, ovvero di 100.000 euro.
Le operazioni delle forze dell’ordine
Le verifiche della Guardia di Finanza hanno riguardato i registri dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) e hanno coinvolto anche arbitri di calcio a 5 e operatori VAR e AVAR. Gli investigatori sono riusciti a rintracciare, in alcuni casi, pagamenti su conti esteri. Un elemento che ha complicato enormemente la vicenda. È bene ricordare che, a seguito della sanzione, la maggior parte degli arbitri ha successivamente regolato la propria posizione, appunto pagando sanzioni ridotte mediante il ravvedimento operoso concesso dal Fisco.
Ma non è escluso che questa vicenda possa avere delle ripercussioni disciplinari significative, tanto da spingere la Procura Federale della FIGC ad intervenire. Gianluca Rocchi, designatore arbitrale per Serie A e B, ha parlato di una situazione di “disguido”, annunciando di aver regolarizzato la sua situazione in tempi brevi. Inoltre, il suo avvocato ha parlato di un errore causato da “norme non chiarissime” specificando che la posizione del suo assistito è stata immediatamente regolarizzata. Si attendono nelle prossime ore le dichiarazioni di altri soggetti coinvolti, come Daniele Orsato.