Rissa sugli spalti durante la partita, Daspo e galera per due tifosi | Recidivi a certi atti
Il lavoro della Questura ha portato all’identificazione di due tifosi, ma le indagini per chiarire le cause della rissa sono ancora in corso
La situazione negli stadi è nettamente migliorata rispetto ad una ventina di anni fa. Gli episodi di violenza all’interno degli impianti di gioco sono ormai sempre meno frequenti, ma ciò non significa che si possono dormire sonni tranquilli.
Infatti, spesso e volentieri gli sconti avvengono al di fuori degli stadi. Al passo coi tempi gli ultras si danno appuntamento tramite i social e si lasciano andare a brutali colluttazioni in può succedere davvero di tutto.
A prescindere dal luogo in cui si verificano sono avvenimenti estremamente tristi e che non hanno nulla a che vedere con lo sport, che dovrebbe rappresentare invece i valori positivi come la passione e la condivisione.
Uno degli ultimi episodi in ordine di tempo è stato piuttosto cruento, ma per fortuna grazie alla tecnologia e al meticoloso lavoro portato avanti dagli agenti è stato possibile risalire ai tifosi facinorosi.
Le accuse nei confronti dei due tifosi arrestati
In base a quanto raccolto da cataniatoday.it il tutto è accaduto durante il derby siciliano tra Catania e Trapani valido per il campionato di Serie C. Ad un certo punto nella Curva Sud catanese è scoppiata una rissa piuttosto accesa e da lì la situazione è precipitata.
Gli agenti della Digos dopo aver visionato i filmati sono riusciti a risalire a due tifosi catanesi uno di 37 anni e l’altro di 28 anni. Entrambi sono stati arresti con le accuse di rissa aggravata e danneggiamento legati a manifestazioni sportive.
Il daspo e il prosieguo delle indagini
Per il primo è stato stabilito l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria, mentre il secondo è stato relegato ai domiciliari. I due erano comunque già noti alle forze dell’ordine per episodi analoghi. Un particolare di non poco conto che ha aggravato la loro posizione. Oltre a ciò gli è stato comminato anche il DASPO. Dunque per un periodo di tempo non ancora stabilito non potranno entrare in nessuno stadio.
Questa però è il risultato della prima fase delle indagini. Gli accertamenti proseguiranno ulteriormente in modo tale da poter capire se ci sono anche altre persone coinvolte nei disordini. Insomma, un chiaro messaggio di quanto la sicurezza negli stadi stia a cuore alle istituzioni, che continuano ad impegnarsi quotidianamente per debellare questa piaga dal calcio.