È l’ambiente ideale per me: Allegri firma di corsa | A giugno guiderà una big europea
Il nome di Allegri circola insistentemente in ambito internazionale. Max pronto per l’esperienza con una big europea. Si fa a giugno.
Laddove c’è una crisi tecnica, lì spunta prepotentemente il nome di Max Allegri. Va sempre così. Prima di scegliere Ruben Amorim per dimenticare la nefasta esperienza di Erik ten Hag sulla panchina del Manchester United, il nome dell’allenatore livornese era caldo per la stampa inglese. Poi non se ne è fatto più nulla.
A Madrid, dopo il terribile uno-due Barcelona (0-4 in Liga) e Milan (1-3 in Champions League) perfino Re Carlo era stato messo in discussione (e non è detto che lo sia vista la situazione zoppicante dei campioni d’Europa), e proprio lì era rimbalzata una voce al Max di Allegri successore alla Casa Blanca.
Max Allegri era stato contattato anche dai Friedkin all’indomani dell’esonero di Ivan Juric, con conseguente apertura di una tavola rotonda per vagliare il nome giusto sulla panchina sgangherata della Roma. Lui non era convinto, la Roma nemmeno, così non se ne fece nulla.
L’Arabia Saudita lo ha tentato, due volte quando era tecnico della Juventus, fu sempre lui che rifiutò, preferendo restare nella Torino bianconera, consapevole come sarebbe andata a finire con l’arrivo di Cristiano Giuntoli.
Allegri e il retroscena sulla Juventus
“Non è assolutamente vero che sono stato esonerato per colpa di Giuntoli”. Lo ha detto proprio lui in occasione dell’ultimo Tapiro d’Oro consegnatogli da Valerio Staffelli di Striscia, con quel sorrisetto che non sia mai se è una verità o una bugia bianca. “Sono molto affezionato alla mia ex squadra e gli auguro sempre il meglio“.
Anche su un suo possibile approdo in Premier League, Max Allegri risponde in maniera ironica, scherzandoci su, tra il serio e il faceto: “C’era la Manica, il mare di mezzo – sorride – Mi mancavano i braccioli per nuotare fino a là“. Ma tra battute e toni ironici, Max Allegri sarebbe pronto per una esperienza europea.
Max Allegri, un ambiente ideale
Il nome di Max Allegri è finito nuovamente in Spagna, ancora a Madrid ma sponda Atletico. Come mai? Si ritorna a bomba: laddove c’è una crisi tecnica o un possibile cambio di panchina, lì spunta prepotentemente il nome di Max Allegri. Accade di nuovo.
Sì perché in Spagna si torna a parlare insistentemente di una possibile fine del lungo e straordinario ciclo di Diego Pablo Simeone all’Atletico Madrid. Già nella passata stagione si era paventata la fine di un’era che dura ormai dal 2011. Alla fine il Cholo ha deciso di restare. Ma stavolta sembra proprio che lascerà, come ipotizza l’autorevole Relevo. Tra i candidati successori ci sarebbero Unai Emery (adesso all’Aston Villa) quel Fernando Torres che per i Colchoneros è una Leyenda. E proprio Max Allegri, un ambiente ideale per un allenatore che ha una visione calcistica simile a quella dell’argentino.