Qui non si corre mai più: Formula 1, svolta storica | L’annuncio è UFFICIALE
Rivoluzione in vista in Formula 1. La scelta della FIA va verso svolta storia: qui non si corre più. Ecco perché.
Si sta per concludere un Mondiale di Formula 1 emozionante, soprattutto nella seconda parte di stagione, dove la fine del dominio assoluto di una Red Bull che a meno di clamorosi stravolgimenti perderà il titolo costruttori.
Gli ultimi tre Gran Premi decideranno chi tra McLaren e Ferrari salirà lassù, con la scuderia britannica in pole per il successo finale. La classifica piloti, invece, non dovrebbe cambiare padrone. Lo ha detto chiaramente Interlagos.
Nel momento più difficile della stagione, con Norris in pole e lui 17esimo, Max Verstappen ha dato una spallata al Mondiale, favorito sin da Giove Pluvio e da quell’incidente a Colapinto che gli ha spianato la strada al successo con quel pit stop gratuito, ma anche complice il suo sconfinato talento.
Nonostante una monoposto fotocopia sbiadita rispetto a quella che ha dominato la prima parte di stagione, Max Verstappen ci ha messo del suo per mantenere il potere: 62 punti di vantaggio su Norris su un’enormità a questo punto della stagione: il quarto mondiale di fila e a portata di mano.
Come si cambia
Attenzione però, il Mondiale di F1 quest’anno è stato tutt’altro che monotono. McLaren, Ferrari e Mercedes sono cresciute a dismisura, a tal punto da accaparrarsi Gran Premi. Perfino l’Alpine ha avuto il suo momento di gloria con il doppio podio Ocon-Gasly del Brasile.
I distacchi sono sempre più ridotti tra le scuderie, si vince con i piccoli dettagli, a tutto vantaggio dello spettacolo. E l’anno prossimo sarà ancora un Mondiale più certo. Fermo restando una chiara strategia da parte della F1, pronta a cambiare radicalmente le location dei Gran Premi nel suo concept.
F1, la strada è segnata
L’Europa non è più l’ombelico del Circus, lo si intuisce chiaramente da un calendario che volge il suo sguardo e l’interesse altrove. La conferma arriva direttamente da Michel Boeri, attuale presidente del Senato della FIA, nonché vicepresidente del Consiglio Mondiale dello Sport Automobilistico.
“Penso che con l’attuale richiesta di F1, rimarranno in calendario solo due o tre GP in Europa”. Montecarlo ovviamente, magari Monza, forse SPA o Silvertrone, poco altro. Il motivo è abbastanza di facile comprendonio. “L’interesse della categoria si sta spostando verso la Cina – chiosa Boeri sempre sulle colonne di F1ingenerale – e altri continenti”. Una svolta storica vicina più di quanto si possa pensare, ahinoi.