Sinner-Doping, fulmine a ciel sereno: “Nessuna contaminazione” | Svanita la gioia per le Finals
Ancora polemiche per il caso Sinner-Doping. Arrivano le dichiarazioni shock dopo le Finals: “Nessuna contaminazione”.
È finita con una grande gioia l’esperienza di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino. Il campione altoatesino ha vinto il torneo dopo la finale contro lo statunitense Fritz, confermandosi ancora una volta al primo posto del ranking mondiale.
Ma la gioia di una vittoria così importante, in terra di casa e davanti ad un pubblico che non vedeva l’ora di vederlo giocare, è durata poco.
La causa sono ancora polemiche che hanno seguito l’esperienza del tennista italiano. “Nessuna contaminazione“. Sono queste le parole che sollevano nuovamente un polverone incredibile attorno al caso Sinner-Doping. Ecco chi ha pronunciato queste parole e perché se ne parla ancora.
Non c’è pace per Jannik
L’inizio del 2025 dovrebbe essere il momento giusto per il ritorno di Nick Kyrgios in campo. Previsto infatti il suo ritorno in Australia proprio nei primi mesi del 2025. Ma il tennista australiano ha fatto comunque parlare molto di sé in questi mesi di stop, soprattutto per i suo commenti volti a schernire Jannik Sinner in merito al caso Clostebol.
Anche questa volta, infatti, non c’è pace per Jannik, con il tennista aussie che ha voluto punzecchiare nuovamente l’altoatesino. Kyrgios ha infatti pubblicato un video sul suo profilo sociale in cui si fa massaggiare il polso e pronuncia alcune frasi che hanno finalmente fatto discutere. “Nessuna contaminazione – dice il tennista australiano nel video – solo una normale crema usata su un polso operato“. Kyrgios poi continua “Da un fisioterapista esperto di cui sono responsabile felice di essere tornato, senza imbrogliare il sistema“.
Il caso Doping-Sinner
Parole, quelle di Kyrgios, che hanno riportato al caso doping che ha coinvolto il tennista altoatesino. Il 10 marzo del 2024, infatti, un test effettuato su Sinner durante il torneo di Indian Wells, ha rilevato una positività al clostebol. Si tratta di uno steroide anabolizzante vietato dalla WADA. La contaminazione è stata poi confermata in un secondo test, facendo temere per una squalifica di quattro anni per il tennista.
A seguito dell’appello presentato da Sinner, il tennista ha ricevuto la revoca immediata delle sospensioni. Questo perché un tribunale indipendente ha giudicato il caso ritenendo credibili e veritiere le spiegazioni fornite dall’atleta e dal suo staff. Secondo la ricostruzione, Umberto Ferrara, uno dei massaggiatori di Jannik, aveva acquistato in una farmacia di Bologna il Trofodermin, uno spray per curare le ferite, contenente il clostebol. Tuttavia, questo spray fu utilizzato da un altro massaggiatore per curare le ferite che si era procurato alla mano per curare Sinner.