Tu qui non puoi entrare: Formula 1, pilota trattenuto dagli agenti | Salta il GP di Las Vegas
Terremoto nel mondo della Formula 1, pilota trattenuto dagli agenti: vietato il suo ingresso. Niente Gp di Las Vegas
Se non si tratta di un vero e proprio terremoto, quello che si è verificato nel mondo della Formula 1, allora poco ci manca. Fatto sta, però, che sui social network e sul web non si sta parlando d’altro se non di questa vicenda.
La stessa che, oltre a non poter passare inosservata, sta facendo decisamente molto rumore. Vietato l’ingresso ad uno dei piloti più importanti di questa stagione. A bloccarlo gli agenti che gli hanno impedito, appunto, il passaggio.
Una vera e propria disavventura quella che ha vissuto il pilota. Tanto è vero che, come confermato dal diretto interessato, c’è stato il serio rischio che la situazione potesse andate addirittura a peggiorare.
A lanciare la clamorosa rivelazione ci ha pensato l’emittente televisiva “BBC” che ha raccontato, per filo e per segno, quanto successo al professionista. Una giornata che difficilmente potrà mai dimenticare.
Terremoto in F1, disavventura per il pilota: vietato il suo ingresso
Momenti difficili quelli che ha vissuto Yuki Tsunoda una volta atterrato negli Stati Uniti D’America. Il pilota della “Racing Bulls” ha raccontato di aver rischiato seriamente di essere rispedito a casa. Tutta colpa dagli agenti ufficiali dell’immigrazione. La sua presenza, in questo weekend, in occasione del Gran Premio di Las Vegas è stata seriamente messa a rischio. Secondo quanto annunciato dall’emittente britannica pare che il pilota fosse si arrivato negli USA, ma non con il suo team.
Bensì con il suo fisioterapista di fiducia. La documentazione necessaria, con tanto di visti, li aveva con sé. Il pilota nipponico, però, sarebbe stato trattenuto alla dogana e dalla protezione delle frontiere per quasi tre ore. Dopo una serie di lunghi colloqui, alla fine, li hanno fatti lasciare passare. Non sono mancati momenti di panico: “Mi hanno chiuso in una stanza. Quando gli ho chiesto di fare una telefonata ai miei collaboratori o altre persone della F1 mi hanno detto che non si poteva“.
Disavventura per il pilota, poi il “rilascio”: il curioso aneddoto
Nel corso di una sua intervista il pilota ha riferito che, in quel momento, indossava il pigiama per il lungo volo. Gli agenti, dopo averlo subito inquadrato, mai avrebbero pensato che si trattasse di un pilota della F1. Non solo: durante il colloquio ufficiale dell’immigrazione gli avrebbe chiesto dettagli sullo stipendio.
Una mossa del tutto inaspettata per Tsunoda: “Sono rimasto molto male. Ho ricevuto molta pressione e sembrava che non potessi dire e fare nulla. Spero che le questioni siano risolte. Poi mi hanno lasciato andare senza problemi” ha concluso il 24enne.