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Io il posto in Nazionale non lo voglio perdere: Raspadori lascia Napoli | Prestito a gennaio

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori con la maglia della Nazionale – lapresse – IlPosticipo.it

Nonostante la scorsa convocazione in Nazionale, il futuro di Raspadori con l’Italia è a rischio: meglio se lascia Napoli e va in prestito.

Le eccezioni che confermano la regola. Ben sei cambi per Luciano Spalletti nelle convocazioni durante la scorsa pausa nazionali.

Tre cambi in difesa, due forzati: fuori Calafiori e Gabbia, il commissario tecnico Azzurro ne ha approfittato per richiamare Gatti scoprire il talento della Fiorentina Comuzzo, dentro Savona al posto di Bellanova.

Due a centrocampo, dove torna Barella (assente a ottobre per un piccolo intervento al naso) ed ecco Rovella (in grande spolvero con la Lazio di Baroni) restano a casa Fagioli e soprattutto Pellegrini, quest’ultimo in difficoltà con una Roma che continua a zoppicare.

Queste le eccezioni al netto del ritorno di Kean, assente contro Belgio e Israele solo a causa di un infortunio smaltito alla grande. La regola, invece, è Giacomo Raspadori, indispensabile per Luciano Spalletti anche se l’attaccante del Napoli è utilizzato con il contagocce da Antonio Conte.

Troppi jolly giocati

Non fa molto notizia questa storia: Raspadori è stato una delle armi segrete di Luciano Spalletti al Napoli e poi l’ex Sassuolo è stato sempre convincente con la maglia Azzurra. Il problema è che l’Azzurro si sta giocando troppi jolly.

Ok essere un pupillo del commissario tecnico, ok la fiducia e la funzionalità, però questa situazione alla lunga sarà insostenibile. A lungo andare anche Spalletti potrebbe non convocarlo più. Per questo Raspadori potrebbe chiedere la cessione in prestito alla riapertura del mercato invernale. Le richieste non mancano.

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori con la maglia del Napoli – lapresse – IlPosticipo.it

Futuro prossimo e ipotetico

Lazio e Juventus potrebbero approfittare di questa situazione per prendere Raspadori a gennaio. In prestito ovviamente, perché né Lotito né la Signora hanno il potere economico di prenderlo, al netto di un Napoli che non ha nessuno intenzione di cederlo a titolo definitivo.

Attenzione anche al Milan, soprattutto se dovesse partire Jovic oppure (anche se complesso) Abraham. Raspa è un attaccante brevilineo che si sposa alla perfezione nel concept calcistico di Fonseca (ma non solo), può giocare esterno d’attacco ma anche prima punta. È agile, veloce, dotato di un’ottima tecnica individuale, bravo ad attaccare la profondità, insomma una delle stelle del prossimo mercato. Al netto, di Antonio Conte, molto dipenderà anche da lui.