La Nazionale e la vittoria della Champions, prima però un’infanzia terribile | “A 15 anni facevo il benzinaio”
Una carriera incredibile, fra Nazionale e vittoria dell’ex Coppa dei Campioni: nessuno però immagina l’infanzia difficile vissuta dal campione.
La strada per il successo è spesso lastricata di ostacoli e difficoltà. Talvolta, queste ultime, sono mastodontiche, apparentemente insormontabili, e pongono l’essere umano di fronte a un bivio. Si tratta di scegliere: meglio arrendersi senza averci provato o continuare a inseguire i propri sogni?
I veri campioni non esitano dinnanzi a tale quesito e sanno che per diventare grandi si deve transitare attraverso le forche caudine della vita. Il protagonista della storia che vi narriamo quest’oggi ha saputo a suo tempo operare la scelta corretta, arrivando ad affermarsi come uno degli italiani più forti di sempre nel suo ruolo.
Non solo: nel suo palmarès figurano successi di squadra rilevanti, come la conquista della Champions League. Una stelletta da appuntarsi sul petto e di cui andare fieri, soprattutto se l’infanzia non è stata troppo generosa.
Addirittura, in età adolescenziale il giocatore ha dovuto fare i conti con un momento complicato a livello familiare, che ha avuto inevitabili ripercussioni sul suo privato. Ha iniziato a lavorare per mantenersi e continuare ad alimentare la fiamma della speranza, convinto di poter scrivere un avvenire migliore per sé e per i suoi cari.
Il campione svela un retroscena clamoroso: “A 15 anni facevo il benzinaio”
Un racconto che ha commosso il web e che ha giustamente trovato ampio spazio. A viverlo sulla propria pelle è stato Christian Panucci, storico difensore della Nazionale italiana, ma anche della Roma, del Milan e del Real Madrid. Proprio in landa spagnola ha tagliato uno dei traguardi più ambìti ed è ancor oggi l’unico italiano ad avere sollevato l’ex Coppa dei Campioni con le Merengues.
Eppure è partito dal basso, Panucci. Se n’è andato di casa a 15 anni, in quanto i suoi genitori faticavano ad arrivare alla fine del mese e litigavano in continuazione per i problemi economici. Addirittura “nel pomeriggio facevo il benzinaio a Pegli, 50mila lire alla settimana”, ha asserito l’ex calciatore. In quel periodo non andava a scuola e viveva a 40 chilometri dal centro di allenamento. Tuttavia, la squadra credeva in lui e gli aprì le porte del convitto.
Sacrifici ripagati: “Ho regalato casa ai miei”
Da quegli anni travagliati Christian Panucci ha imparato tanto, a cominciare dal rispetto per i soldi. Le sue parole, riprese dalla pagina Facebook “FootballPassion”, sono senza dubbio d’esempio per i giovani d’oggi che intendono diventare giocatori professionisti.
La soddisfazione più bella? “Ho regalato casa ai miei ai tempi del Milan, ricordo le lacrime di mio papà dal notaio”, ha chiosato Panucci.