Tennis, una notizia bellissima: dopo il ritiro si rimette in gioco | Vuole spodestare Sinner
Il campione che ha fatto la storia del tennis è pronto a tornare in gioco. Tra gli obiettivi c’è quello di contrastare lo strapotere di Sinner
Il tennis sta diventando sempre di più uno degli sport più seguiti e i protagonisti che di volta in volta scendono in campo stanno pian piano andando ad occupare un posto nel cuore degli appassionati.
In questa fase sicuramente Sinner è il protagonista assoluto della scena viste le recenti affermazioni nei grandi tornei sia da solo che in coppia. Inoltre l’atleta altoatesino è il numero uno indiscusso del Ranking Atp, altro particolare che ha fatto schizzare le sue quotazioni alle stelle.
Tra i suoi antagonisti ci sono senza dubbio Alcaraz, Zverer, Fritz, Medvedev e Djokovic con cui negli ultimi anni ha dato vita a dei match a dir poco entusiasmanti. Al momento quindi non sembrano esserci troppi ostacoli verso la sua ascesa.
A far mutare lo scenario potrebbe essere però il ritorno di un grande interprete del tennis mondiale, che aveva annunciato il ritiro qualche settimana fa. Non si tratta però di Rafa Nadal come si potrebbe pensare di primo impatto.
Qual è grande tennista è pronto a rimettersi in gioco
Stiamo parlando infatti di Andy Murray. Lo scozzese che ha giocato la sua ultima partita lo scorso agosto alle Olimpiadi di Parigi ha deciso di tornare nel mondo del tennis, ma in una veste decisamente particolare.
Così come si apprende da tennisworlditalia.com Murray è pronto a diventare il coach di Novak Djokovic, scivolato al settimo posto del ranking. Il serbo nonostante vada per le 38 primavere ha ancora voglia di ottenere grandi successi e perché no, di insidiare Jannik Sinner nei tornei dello Slam.
Enorme scetticismo
Il connubio tra Murray e Djokovic ha già riscosso notevoli consensi e ha fatto schizzare alle stelle l’entusiasmo di chi ama questo sport. Non tutti però hanno dato la loro benedizione a questa collaborazione tra i due campioni
Gilles Cervara, allenatore di Daniil Medvedev ha espresso notevoli perplessità sulle doti da trainer del britannico, che in carriera ha vinto 3 tornei dello Slam. Senza alcun tipo di timore ha affermato che Murray non sa nulla di allenamento, ma al tempo stesso è incuriosito da ciò che può uscire fuori dal loro lavoro in simbiosi e dai possibili benefici che potrebbe avere Djokovic.