Una leggenda del calcio rivela la sua triste infanzia | Violenza tra i genitori: “Si ubriacava e la picchiava”
Uno dei più grandi interpreti del calcio contemporaneo ha svelato un aneddoto piuttosto spiacevole del suo passato. Ecco di chi si tratta
I calciatori prima di essere tali sono delle persone come tutte le altre con le loro storie e le loro debolezze. Alle volte lo dimentichiamo pensando che solo perché sono poi diventati piuttosto benestanti, non abbiano più problemi.
Soprattutto il loro passato avrà sempre una forte ripercussione sulle loro vite, basta pensare ad esempio a molti calciatori africani che dopo aver vissuto l’estrema povertà riescono adesso a fare delle opere di bene per i propri paesi.
In questo caso però andremo ad approfondire la vita di un giocatore che ha scritto delle pagine indelebili di questo sport e che pur venendo da una realtà notoriamente più avanzata, ha dovuto fare i conti con delle enormi difficoltà.
La pagina Facebook Calcio Raffinatezza riporta il racconto della sua infanzia e dell’adolescenza che non sono state così rosee. Da lì però è riuscito a trarre la forza per diventare un grande calciatore ed ottenere i massimi traguardi possibili.
Il campione che ha avuto problemi in famiglia
Stiamo parlando di Ryan Giggs bandiera e stella del Manchester United di Sir Alex Ferguson. Ecco cosa ha raccontato in merito al suo passato: “I miei genitori non erano sposati. Papà si interessava alla palla ovale, alle birre e alle conquiste, mentre mamma cercava di crescerci da sola, tra mille sacrifici. Lui spesso si ubriacava e la picchiava. Io provavo a difenderla, ma ero troppo piccolo per cambiare le cose”.
La prima svolta nella sua vita arrivò grazie ad una persona esterne alla sua famiglia, che lo spronò a giocare a calcio: “Dennis Schofield, un lattaio appassionato di calcio, mi notò durante una partita scolastica. Convinse mia madre a farmi giocare, passando ogni giorno a prendermi. Per me, Dennis divenne la figura paterna che avevo sempre desiderato. Un giorno dopo un gol importante, lo abbracciai come un secondo padre”.
L’arrivo di Ferguson nella sua vita e il cambio cognome
Poco tempo dopo si ritrovò il leggendario allenatore del Manchester United nel salotto di casa sua mentre discuteva con la madre in merito al suo ingaggio. Per lui si aprirono così le porte del sogno di giocare nella sua squadra del cuore.
Proprio l’inizio dell’avventura con i Red Devils segna anche la chiusura definitiva con il triste passato: “Il giorno del mio esordio mia madre era sugli spalti, mio padre se n’era già andato di casa. Decisi allora che Ryan Wilson sarebbe diventato Ryan Giggs, per rendere omaggio a lei, che non mi aveva mai abbandonato”.