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“Chiuso due giorni in una stanza”: il ct italiano racconta il suo dramma | Familiari nel panico

"Chiuso due giorni in una stanza"
Campo da calcio – Depositphotos – Ilposticipo.it

L’incredibile racconto del ct italiano che racconta il suo dramma e rivela di essere rimasto chiuso per due giorni in una stanza.

Abbiamo spesso raccontato di come lo sport, nella maggior parte dei casi, non si può raccontare come solamente un gioco o una serie di sfide da professionisti.

Spesso si tratta solo di un contorno che racchiude storie, contesti e situazioni difficili, che possono emergere, ma anche restare totalmente sommerse.

Fa venire i brividi, in questo senso, la storia raccontata dal ct italiano. Nelle ultime ore ha infatti rivelato di essere stato chiuso due giorni in una stanza. Un episodio gravissimo che avrà certamente fatto preoccupare i suoi parenti e familiari. Ma vediamo che cosa è successo e di chi si tratta.

L’incredibile episodio del CT italiano

Protagonista di questa storia è Stefano Cusin, famoso CT italiano, oggi allenatore delle Isole Comore. Cusin ha raggiunto grande popolarità per via del suo coraggio nell’accettare sfide sportive giudicate da altre come impossibili. Cusin ha infatti preso le redini di situazioni sportive al limite, raggiungendo anche dei risultati importanti e per nulla scontati.

Uno di questi lo ha visto protagonista di un episodio che ha davvero dell’incredibile. In quel frangente, infatti, raccontato di un episodio accaduto in Iran. In quel contesto, Cusin è stato fermato dalla polizia iraniana, in quanto pensavano potesse essere una spia. ”Sono rimasto chiudo per due giorni all’interno di una stanza in attesa della verifica dei miei documenti’‘.

L'incredibile episodio del CT italiano
Stefano Cusin – Ansa – Ilposticipo.it

Due giorni dentro una stanza

Cusin è stato quindi costretto a restare per ben due giorni in una stanza della polizia, in attesa che gli agenti confermassero la validità dei suoi documenti e smentissero che fosse realmente una spia. Ma per Cusin non era la prima volta che affrontava una “Sfida folle”. A Cronache di spogliatoio ha infatti raccontato di aver accettato sfide ancora più difficili, come quando è stato in Palestina. In quel frangente i suoi familiari erano molto preoccupati, ma lui ha accettato comunque.

Nel 2021 ha poi accettato di diventare il CT del Sudan del Sud, un Paese poverissimo in cui in molti credono fortemente nello sport. In quell’occasione Cusin riuscì a vincere il 40% delle partite, raggiungendo “un dato rilevante” per una Nazionale che, fino a poco tempo prima, nemmeno esisteva. Una serie di avventure, quelle vissute dall’attuale CT delle Isole Comore, che ha portato Cusin ad essere uno dei personaggi più interessanti del mondo dello sport.