Da eroe nel derby della Capitale al lavoro da imprenditore | Adesso guadagna grazie alla religione
Il calciatore che ai tempi è stato protagonista nella stracittadina romana ha cambiato totalmente strada e si è cimentato in un particolare business
Nell’immaginario collettivo ogni calciatore che decide di appendere le scarpette al chiodo, si cimenta poi nella carriera da allenatore o da dirigente. Non sempre però è così, c’è anche chi decide di abbondonare definitivamente il mondo del calcio.
Un po’ per le pressioni, un po’ per l’ambiente non sempre idilliaco, un po’ perché con i guadagni ottenuti negli anni finalmente c’è la possibilità di mettere in piedi dei business che si sognavano da sempre, può capitare di mettere da parte il “pallone”.
Di esempi in tal senso ce ne sono tanti. Alcuni hanno dato sfogo a tutta la loro creatività dando vita ad attività piuttosto curiose e che nel corso del tempo hanno portato a dei risultati più che tangibili.
D’altronde alla soglia dei 40 anni è difficile pensare di non lavorare più. A meno che non si parli di Messi, Cristiano Ronaldo o altri calciatori che hanno ottenuto degli introiti di gran lunga al di sopra della media. A ciò va aggiunta anche la ricerca di nuovi stimoli dopo anni passati sui campi di calcio.
Chi è il calciatore in questione e in quale derby ha lasciato il segno
In questo senso è decisamente interessante la storia di Lucas Martin Castroman esterno argentino che ha giocato in Italia con le maglie di Lazio e Udinese dal 2001 al 2004. Nel corso della sua militanza nel Bel Paese ha sempre ben figurato, lasciando il segno nella partita più sentita nella Capitale, ovvero il derby.
Era il 29 aprile del 2001 e la Roma stava per aggiudicarsi il derby con il punteggio di 2-1. Castroman subentrato a Poborsky al 19′ del secondo tempo siglò il gol del 2-2 nell’ultimo minuto di recupero facendo letteralmente esplodere di gioia la Curva Nord biancoceleste. Da allora occupa un posto nel cuore di ogni laziale.
Com’è cambiata la sua vita e in quale attività si è cimentato
Una volta terminata la carriera è tornato in patria e ha preso il comando dell’attività di famiglia. Nello specifico si tratta di un “negozio di santini” così come riportato dalla pagina Instagram tackleromantico. Un modo per ringraziare i genitori per i sacrifici fatti per lui e per avergli permesso di realizzare il suo sogno di diventare un calciatore.
Seppur possa sembrare strano, Castroman è felice della sua vita lontano da quel mondo, che in alcuni frangenti ha dichiarato di aver sofferto. Al tempo stesso si è detto propenso ad insegnarlo ai bambini. A patto però che arrivi la chiamata giusta.