Lo volevano Guardiola e il Barcellona: gli infortuni gli hanno distrutto la carriera | “Tra i top 5 italiani di sempre”
Andiamo a scoprire di chi si tratta e chi ha svelato il clamoroso retroscena riguardante il suo possibile passaggio in blaugrana
Le storie e i retroscena inerenti ai calciatori appassionano da sempre i tifosi, che sono sempre più desiderosi di conoscere questo genere di sfaccettature. Tra queste spiccano quelle di mercato e sui mancati trasferimenti più eclatanti.
Chiaramente questi possono dipendere da molteplici fattori. Ad esempio i mancati accordi tra le società o un divario troppo grande per quanto concerne l’ingaggio o al passo coi tempi delle discrepanze in merito alle commissioni da corrispondere ai procuratori.
Alle volte però un affare può sfumare per via di un infortunio che capita proprio nel momento del grande salto o perché col tempo si appura che un giocatore non può garantire un’integrità fisica costante per tutta la stagione.
L’aneddoto che stiamo per andare a raccontare è a dir poco clamoroso e la dice lunga su come la carriera del giocatore sarebbe potuta essere di gran lunga più rosea di ciò che è stata. Probabilmente qualcuno avrà già capito. È bene però andarlo a scoprire insieme.
La confessione da parte di un ex compagno di squadra
A svelare il “gran segreto” è stato l’ex portiere Emiliano Viviano che al canale TikTok di TvPlay ha confessato senza giri di parole che Giuseppe Rossi è stato ad un passo dal Barcellona di Guardiola. Il tecnico catalano lo voleva assolutamente nella sua squadra in modo tale da poter spostare Messi, che in quel momento voleva cambiare ruolo.
Viviano, che ha giocato insieme a Pepito nell‘Italia Under 21 e nella selezione Olimpica del 2008 è rimasto così estasiato dalle sue qualità. Proprio per questo nel corso della diretta ha affermato: “Aveva le qualità per essere uno dei top 5 italiani di sempre”.
Una carriera tra prodezze ed infortuni
L’ex portiere dell’Ascoli e della Sampdoria ha poi svelato un altro retroscena. In pratica Pepito Rossi aveva sempre costantemente il pallone tra i piedi, anche prima degli allenamenti e delle partite. Una sorta di amore viscerale, che nonostante i tanti problemi l’ex viola ha continuato a coltivare finché ha potuto.
Ogni volta che sembrava poter avere quella continuità che gli serviva purtroppo era costretto a fermarsi. A Firenze però non potranno mai dimenticare il giorno della tripletta alla Juventus, quando Rossi con le sue prodezze fece esplodere il Franchi condannando gli allora campioni d’Italia ad una sonora sconfitta per 4-2.