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Messaggio nella notte, Ariedo Braida convocato in sede | Ultimo grande incarico della carriera

Ariedo Braida (LaPresse) - ilposticipo.it
Ariedo Braida (LaPresse) – ilposticipo.it

Il dirigente sportivo potrebbe ottenere un incarico piuttosto importante che andrebbe a coronare il suo percorso nel mondo del calcio

Ariedo Braida è uno dei dirigenti più rinomati a livello calcistico. Di fatto è dagli anni ’80 che si è cimentato in questo arduo mondo, appena dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Di fatto un’eternità.

Ha lavorato in diversi club tra cui alcuni illustri come il Milan (nel corso dell’epopea berlusconiana) e il Barcellona. In entrambi i casi la sua competenza ha contribuito ai successi dei due grandi club.

Negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Cremonese fino al giugno 2023 e da allora non ha fatto più rientro nel mondo del calcio. Nonostante le 78 primavere però ha ancora una gran voglia di mettersi in gioco.

E proprio in questa fase potrebbe arrivare per un’opportunità talmente ghiotta a cui difficilmente potrebbe dire di no. Una sorta di chiusura perfetto del cerchio. Dunque non resta che capire di cosa stiamo parlando.

Chi potrebbe ingaggiare Ariedo Braida

La squadra che potrebbe ingaggiarlo è infatti il “suo” Milan. La formazione rossonera dopo l’addio del direttore sportivo D’Ottavio in seguito alla divergenze con il trio Ibramihovic, Furlani, Moncada, ha necessariamente bisogno di un innesto in organico.

Vista anche la situazione delicata di campo rappresenterebbe quel giusto compromesso in grado di dare nuovo vigore al progetto rossonero. D’altronde con il mercato alle porte avrebbe subito modo di potersi mettere in mostra. Difficile che possa dire di no nel momento del bisogno, ma chiaramente il primo passo deve farlo il club.

Curva Sud Milan (LaPresse) - ilposticipo.it
Curva Sud Milan (LaPresse) – ilposticipo.it

La prima vita rossonera dell’esperto dirigente

Lui nel frattempo già pregusta una nuova chance in quella squadra che ha contribuito a far grande. Dal 1986 al 2002 è stato infatti il direttore generale della formazione lombarda per poi diventare direttore sportivo. Nel 2013 ha lasciato l’incarico e ha iniziato nuove avventure, prima alla Sampdoria e poi appunto al Barcellona.

In 27 anni ha visto la formazione meneghina vincere praticamente ogni trofeo possibile ad eccezione della Coppa Uefa. Un “dettaglio” che la dice lunga sulle sue competenze e delle sinergia con Galliani e Berlusconi, che ha portato di fatto il Milan sul tetto del mondo. Oggi la situazione è differente, la squadra di Fonseca pur avendo delle ottime basi è lontanissima da quei fasti e chissà se con un ritorno di Braida in dirigenza non possa nuovamente raggiungerli.