Verstappen senza peli sulla lingua: attacco totale alla scuderia | Rottura definitiva
Il quattro volte campione del mondo non le manda a dire: Verstappen e un attacco totale da rottura definitiva.
Ha vinto il pilota non la monoposto. Sia per un discorso oggettivo che soggettivo. Può non piacere Max Verstappen, sfacciato e irriverente, fuori dagli schemi e per certi versi uno “sceriffo” che fin troppo spesso guida al limite della penalità, non a caso ne ha prese un bel po’.
Quanto nell’ultimo Mondiale appena concluso ha vinto lui, non la Red Bull. Max si è confermato, per la quarta volta di fila a livello iridato, la scuderia austriaca no: ha perso lo scettro del potere, battuta dalla rediviva McLaren, e anche dalla Ferrari come testimonia la classifica del Mondiale Costruttore.
Un aspetto tutt’altro che banale, al netto degli errori del Checo Perez, sotto gli occhi di tutti. Ma sarebbe un grande errore pensare che Red Bull ha perso il titolo costruttori per colpa del messicano. Non è così: la forte sensazione, e qui si entra nell’ambito della soggettività, è che al massimo si sarebbe potuto puntare al secondo posto.
Ingestibile la Red Bull, soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione, solo Max la poteva guidare, al mite e portando al limite la sua guida, grazie al suo sconfinato talento. Che piaccia o no qualsiasi altro pilota non avrebbe mai vinto uno dei Mondiali più complessi degli ultimi anni.
La supremazia di Max sulla Red Bull
Partendo da questi presupposti, si aprono molti spunti di riflessione e altrettanti scenari. Max ha puntato il dito nei confronti della sua scuderia tantissime volte, pubblicamente nei Team Radio, senza mezzi termini, a tal punto che più di qualcuno ha ipotizzato una rottura.
Non a caso si sono accavallate le voci di un suo clamoroso passaggio alla Mercedes ora che Hamilton è passato in Ferrari. Non a caso il prossimo anno è un grande punto interrogativo. Max sa di essere superiore alla RedBull e se da una parte gli fa impennare la sua autostima dall’altra gli crea un problema in ottica futura.
Senza peli sulla lingua
Di certo Max non salirà sulla McLaren nei prossimi anni. Lo si era intuito già durante la stagione appena terminata con i suoi screzi nei confronti dell’amico (almeno una volta era così) Lando Norris. Lo si intuisce da alcune frasi dette a ViaPlay senza peli sulla lingua nei confronti dell’amico-rivale.
“Lando Norris avrebbe potuto essere campione – ammette Max – sì anche quello”. Frase dal doppio valore: il primo è la conferma che la sua RedBull era inferiore nella seconda parte di stagione. E il secondo? “McLaren avrebbe dovuto gestire la cosa in modo più efficace come squadra. Avevano chiaramente un’ottima macchina, ma hanno ancora molto da imparare sulla costanza. Hanno fatto bene nel campionato costruttori, ma in quello piloti avrebbero potuto essere preparati meglio“. This is Max: o lo ami o non lo sopporti.