Dramma Nazionale: il ct perde il top player | Sarà uno stop lunghissimo
Tra virus UEFA e FIFA, infortuni di vari livelli nei campionati, ecco un altro dramma Nazionale: stop lunghissimo, lo perde anche il ct.
Si parla a lungo di un calcio alla deriva, dove si gioca troppo, i gravi infortuni ormai sono la regola e non più un’eccezione, poco spazio per le vacanze, e tutto il vespaio di polemiche scoppiate un po’ a macchia di leopardo in Italia, in Europa e nel mondo.
Basta farsi un giro a casa nostra per capirlo. Al di là degli errori strategici di una Juventus dalla rosa troppo corta, chi poteva mettere in preventivo gli infortuni di Cabal e di Bremer. Entrambi alle prese con le rispettive lesioni ai crociati, hanno praticamente chiuso anzitempo la stagione, non solo con Thiago Motta, ma anche con le nazionali colombiana e brasiliana.
Una Colombia davvero sfortunata visto che almeno per quest’anno non potrà avvalersi delle prestazioni di un Duvan Zapata che stava andando fortissimo al Torino prima del terribile infortunio del Meazza contro l’Inter.
In Europa non è che va molto meglio. Per info chiedere al Real Madrid, già nella passata stagione Ancelotti ha dovuto convivere con gli infortuni di Eder Militao e, due volte, perfino di Courtois. Se si pensa che Alaba è fuori da quasi un anno, non è tutto.
La piaga degli infortuni. Ma non solo
Eder Militao a dirla tutta si è fatto male di nuovo, altra lesione al crociato, l’unico ginocchio ancora sano ora non c’è più. Tanto per non farsi mai mancare nulla, poco prima del kappaò del brasiliano, era finito Dani Carvajal sotto i ferri a causa di una grave lesione al legamento crociato.
Lo ha perso Ancelotti ma anche de La Fuente, che non potrà disporre dell’esterno madridista nei prossimi quarti di finale di Nations League, con annesse qualificazioni al Mondiale del 2026. Ma ci sono altre pesanti defezioni che non c’entrano nulla con gli infortuni.
Nazionale sotto shock
Londra, quella di colore Blues è ancora sotto choc per la positività di Mykhailo Mudryk. L’attaccante del Chelsea e della nazionale ucraina è risultato positivo a un controllo antidoping dello scorso agosto, dove gli è stata trovata una sostanza proibita: il meldonium. In pratica è la stessa scovata in Maria Sharapova nel 2016, che costò una squalifica di due anni all’ex numero uno del tennis femminile.
Il melmodium è usato per trattare l’ischemia e curare alcune malattie cardiache, aumenta il flusso sanguigno e può migliorare la resistenza e accorciare il tempo di recupero dopo l’esercizio fisico. Se verrà tutto confermato Mudryk, che nel frattempo ha voluto smentire tutto dichiarando di non aver mai assunto nessun farmaco illecito, va incontro a una squalifica di un paio d’anni. Altro che talento in rampa di lancio.