“Ho guadagnato 50 milioni”, ma per lui non è abbastanza | Schiaffo alla povertà del fuoriclasse interista
Il noto ex calciatore in una recente intervista ha dichiarato di non essere soddisfatto dei guadagni ottenuti durante la sua carriera
Riuscire a diventare dei calciatori professionisti non è solo il coronamento di quel sogno che si nutriva da piccoli, ma significa anche garantirsi un futuro con maggiori possibilità economiche.
È innegabile infatti che se si riesce ad arrivare a determinati livelli, si può aspirare a dei guadagni consistenti, che possono cambiare radicalmente la propria vita. Insomma, una vera e propria fortuna.
Eppure c’è che dopo anni di carriera e di ingaggi faraonici non è soddisfatto di quanto ha guadagnato e avrebbe desiderato di più. Un vero e proprio paradosso se si pensa che c’è gente che non riesce ad arrivare a fine mese e a trovare un impiego stabile.
Purtroppo però quando si raggiungono cifre talmente elevate può scattare il meccanismo inverso. Anziché ritenersi fortunati per ciò che si ha, c’è addirittura il rammarico per non aver avuto entrate più consistenti.
Chi è il protagonista di queste agghiaccianti dichiarazioni
Incredibile ma vero tra questi c’è l’ex interista Luis Figo. Nel corso della trasmissione La Revuelta, in onda sulla tv spagnola TVE ha rivelato al conduttore David Broncano di non essere così felice rispetto a quanto incassato negli anni spesi sul prato verde.
Tra i due è nato un divertente siparietto in cui il fuoriclasse portoghese ha inizialmente esclamato di aver guadagnato la metà dello stipendio del presentatore. Broncano a quel punto è andato dritto al punto e quel punto Figo ha svelato le cifre con un tono non propriamente entusiasta: “Ho incassato più di quanto pensi e meno di quanto voglio. Tra i 20 e i 50 milioni”.
Il confronto con i top players odierni
Cifre stratosferiche, che le persone comuni non vedono nemmeno lontanamente. Per questo sicuramente le esternazioni dell’ex Barca faranno discutere e alimenteranno una scia anche piuttosto lecita dei polemiche. L’unica “attenuante” può essere il paragone con i divi del calcio moderno. Figo si è ritirato nel 2009 e proprio da allora sono iniziati a lievitare in maniera netta i prezzi dei cartellini dei giocatori e di conseguenza gli ingaggi.
Uno come lui in quest’epoca avrebbe potuto tranquillamente strappare un contratto da 10 o più milioni a stagione. Contestualizzato in questo modo il suo discorso potrebbe assumere dei connotati differenti. Resta comunque l’amarezza per un’uscita che di certo non sarà piaciuta ai semplici tifosi, i quali già per seguire le proprie squadre devono fare dei sacrifici piuttosto significativi.