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Con Mourinho ha vinto tutto, ma in Serie A sarà un flop | 54 minuti giocati in 3 anni: si è dovuto ritirare

Portogallo 2004 (LaPresse) - ilposticipo.it
Portogallo 2004 (LaPresse) – ilposticipo.it

Il giocatore arrivato in Italia in età avanzata dopo aver vinto tutto sotto la guida di Mourinho, si è rivelato un autentico flop in Serie A

Alcuni calciatori riescono a rendere meglio in alcuni campionati e con determinati tecnici. È una sorta di dato di fatto vista la differenza di prestazioni. Sentirsi parte del progetto e percepire la fiducia dell’ambiente e degli allenatori può infatti giocare un ruolo decisivo.

Poi ci sono i casi di coloro che di fatto a fine carriera scelgono di andare a giocare in squadre semisconosciute di paesi calcisticamente emergenti solo per meri fini economici. L’aspetto tecnico passa in secondo piano. Si tratta per lo più di un’operazione di marketing.

Oggi questa tendenza è quasi la regola. Molti giocatori appena dopo i 30 anni colgono al volo queste offerte faraoniche provenienti da paesi in cui fino a qualche decade fa, non c’era questa grande cultura calcistica.

Un tempo però non era così usuale e quando avveniva un trasferimento di una certa importanza mediatica faceva quasi scalpore. Tra questi spicca senz’altro quello di un top player piuttosto vincente, che decise di venire in Italia agli sgoccioli della sua carriera.

Chi è il top player che ha giocato appena 54′ nel nostro campionato

Stiamo parlando di Francisco José Rodrigues da Costa, meglio noto come Costinha. Centrocampista dotato di qualità e quantità allo stesso tempo ha fatto le fortune prima del Monaco e poi del Porto di José Mourinho. Con lo Special One ha vinto la Coppa Uefa nel 2003 e la Champions League e la Coppa Intercontinentale nel 2004.

Dunque un palmares di un certo prestigio, ma nel momento in cui decise di firmare con l’Atalanta nel 2007 non riuscì a mantenere le aspettative. Arrivato a Bergamo quasi 33enne avrebbe potuto fare ancora qualche anno ad alti livelli. Le cose però andarono diversamente. Appena 54′ giocati in 3 anni di contratto (da 750mila euro a stagione) sono piuttosto rappresentativi del fatto che il feeling con la città non sia mai sbocciato.

Costinha ai tempi dell'Atalanta (LaPresse) -ilposticipo.it
Costinha ai tempi dell’Atalanta (LaPresse) -ilposticipo.it

Le dichiarazioni del giocatore sulla sua esperienza a Bergamo

Lo stesso giocatore come riportato da goal.com ha ammesso che la scintilla non è mai scattata: “Ho rifiutato di abbassarmi lo stipendio e ne ho subito le conseguenze. Ogni volta che mancava un centrocampista ne compravano un altro piuttosto che farmi giocare. Non mi facevano giocare e parlavano pure male di me”.

Insomma, le parti non si sono lasciate per niente bene e anche la società una volta scaduto il contratto si è liberata di un peso economico non indifferente. Costinha invece diede all’addio al calcio giocato. Ciò che resterà nei ricordi di questa esperienza senza sussulti sono sicuramente i suoi completi appariscenti e la sua Lamborghini.