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Critichi la squadra? Gioca tu | Follia del tecnico: fa entrare in campo un tifoso

La curva Fiesole
La curva Fiesole, il cuore pulsante dell’Artemio Franchi

Incredibile reazione di un allenatore criticato per come aveva messo in campo la squadra: fa entrare in campo un tifoso a giocare.

Dovranno difendersi in qualche modo perché quando si vince il merito è sempre i giocatori che vanno in campo, ma quando si perde, o si gioca male, l’allenatore è il primo a pagare seguendo la logica che è più facile cambiare un tecnico, piuttosto che smantellare una squadra in crisi.

Così ne succedono di ogni. Basti pensare a Paulo Fonseca. Il Milan vince 2-1 contro la Stella Rossa, compie un passo decisivo per la conquista degli ottavi di Champions League senza passare per il labirinto dei playoff dove s’incontreranno tante (presunte) big.

Eppure nessun rossonero si è goduto quella vittoria. Ci ha pensato ancora Fonseca, un allenatore evidentemente sotto pressione visto che qualche giorno prima aveva puntato il dito nei confronti degli arbitri, accusandoli non di un tanto semplice quanto opinabile episodio (il momentaneo 1-0 di De Ketelaere in Atalanta-Milan) ma sull’intera conduzione arbitrale, per le ire di FIGC e AIA.

Così, nel post di Milan-Stella Rossa l’importantissima vittoria è passata completamente inosservata. Tutti a caccia di quei rossoneri finiti nel j’accuse di Fonseca, con Theo Hernandez, Tomori e Calabria tra gli indiziati. Fonseca è solo l’ultimo caso di allenatore sotto pressione. È un tecnico con questo sentiment può fare qualunque cosa.

Extrema ratio

Un allenatore fischiato e criticato può reagisce in mille modi. C’è chi sbraita in campo, chi come Mourinho si concede gesti eclatanti (le iconiche manette), chi passa alla storia per conferenze stampe fuori controllo.

E chi in extrema ratio, stanco di essere criticato, insultato e fischiato, si lascia andare a trovate fuori dagli schemi. In Inghilterra la reazione di Harry Redknapp è ancora oggetto di ricordi indelebili, peccato solo che non si viveva all’epoca nel mondo degli smartphone di nuova generazione e dei video virali.

Harry Redknapp
Harry Redknapp ai tempi del West Ham

Quel clamoroso gol annullato

Già, eravamo negli anni ’90, era il ’94 per l’esattezza. Nel pre-season il West Ham era impegnato in un test match contro l’Oxford City. A inizio ripresa, l’allora manager degli Hammers, Harry Redknapp, aveva esaurito i cambi, rimase in 10 causa infortunio, ma stanco di essere criticato, si girò verso i tifosi, uno in particolare.

Si chiamava Steve Davies, era seduto proprio dietro la sua panchina. Redknapp lo provocò dicendogli di scaldarsi, l’avrebbe fatto entrare. Steve non se lo fece ripetere due volte, e dopo essersi cambiato fece la sua prima e unica presenza nel calcio professionistico, segnando addirittura. Il gol, ovviamente gli fu annullato. Almeno Harry Redknapp lo omaggiò a fine gara, dicendo che era stato l’attaccante migliore in campo. Così il buon manager del West Ham passò da capro espiatorio a eroe.