Roma no, Serie A sì: Davide Ancelotti firma per l’estate | Sulle orme di papà Carlo
Nel nome del padre. Davide Ancelotti pronto a spiccare il volo lontano da Carletto. Allenerà in Serie A, non nella Roma.
Il suo nome è uscito fuori per tre motivi. Il primo è che sta crescendo nel Real Madrid che ha chiuso il 2024 con cinque trofei. L’ultimo, il più chiacchierato, l’Intercontinental Cup, una sorta di campionato del mondo per società, che a luglio verrà soppiantato dal Mondiale per Club made in FIFA.
C’è tanto di Davide Ancelotti nel Real Madrid “pentacampeones”. Un’immagine in particolare è stata immortalata. Era la semifinale di ritorno di Champions League, Real Madrid sotto 1-0 al Bernabeu contro il Bayern. Servivano due reti, ma il tempo scarseggiava.
Davide Ancelotti si alza dalla panchina, va verso suo papà Carlo e lo convince che deve entrare Joselu. Ancelotti Senior dalle immagini non sembra super convinto della mossa, poi fa quel cambio. E mai scelta fu più azzeccata.
Nel Real Madrid di Vinicius e Rodrygo, Bellingham e Modric, è proprio Joselu a segnare quelle due reti che, complici le papere di Neuer, regalano un’altra delle epiche nottate del Bernabeu e la finale di Champions League, vinta poi a Parigi contro il sorprendente Borussia Dortmund.
Cresce vincendo trofei
Il secondo motivo per cui Davide Ancelotti è un allenatore in hype è che sta rubando con gli occhi ciò che gli manca, il lato umano di papà Carlo, capace di farsi scivolare tutto addosso, restando sul pezzo in ogni situazione.
Sta crescendo alzando trofei il figlio d’arte non certo con la squadra più forte del mondo, ma con quelli che nelle partite importanti non ne sbagliano una. Ultima sconfitta del Real Madrid in una finale di Champions? Mai accaduta. Si deve tornare indietro alla Coppa dei Campioni, era il 1981 quando il Liverpool s’impose 1-0 grazie a una rete nella ripresa di Alan Kennedy. E il terzo motivo per cui si parla di Davide Lippi?
La benedizione di papà Carlo
Sarebbe stato Carlo Ancelotti a promuovere suo figlio per la panchina della Roma. Questa la risposta data dall’allenatore del Real Madrid a Claudio Ranieri, che avrebbe scelto proprio lui come tecnico della Roma. I Friedkin stanno cercando un allenatore di grido per la stagione che verrà, difficilmente daranno la panchina di Ancelotti al figlio, ma Davide potrebbe allenare comunque in Serie A.
Dopo tutta questa gavetta passata all’ombra del papà, ma ad alzare trofeo, la prossima sfida è quell’esperienza con una squadra di media-bassa classifica per un nuovo progetto. Un Torino, un Parma, perché no un Genoa, o un Udinese, squadre in cui bisogna blindare prima la salvezza, per poi divertirsi e crescere tramite un campionato tranquilli. Tanto i trofei Davide li ha vinti tutti. Più volte.