Gionatha Spinesi e il gol miracoloso: “Si è svegliata quando ho segnato” | Dall’ospedale gli hanno raccontato tutto
“Si è svegliata quando ho segnato”, Gionatha Spinesi racconta il gol “miracoloso” che gli ha cambiato per sempre la vita
Nonostante non abbia mai giocato in una big (se non una breve parentesi nelle giovanili dell’Inter) il suo lo ha fatto. Tanto da essere considerato il classico bomber di provincia. In particolar modo in Serie B ed anche in A. Gionatha Spinesi, soprannominato anche il “Gabbiano“ per il suo modo di esultare, è rimasto nel cuore dei suoi vecchi tifosi ed anche degli amanti di un calcio passato che non esiste più. Basti pensare che ha realizzato quasi 150 gol tra Serie A e cadetteria.
Quello che riusciva a fare meglio non potevano che essere i gol. D’altronde era un centravanti puro. Una fortuna per gli allenatori che lo hanno avuto a disposizione. Il classe ’78 è sempre stato un “uomo squadra”. Un punto di riferimento per i compagni che sapevano benissimo di poter contare su di lui. Non solo sul terreno di gioco, ma anche fuori. Soprattutto a Bari, Arezzo e Catania dove ha scritto pagine importanti ed indimenticabili.
Attualmente Spinesi è allenatore di ragazzini in una scuola calcio organizzata e portata avanti con Tiziano Montefusco (figlio di Enzo, ex allenatore del Napoli). Mai, però, nella sua vita avrebbe pensato di diventare allenatore. Il destino, però, ha voluto così. Un destino che, però, con lui è stato anche beffardo. Lo ricorda molto bene l’ex calciatore. Soprattutto nel periodo in cui militava in Sicilia tra le fila del Catania. Uno dei periodi più bui della sua vita.
Non dal lato calcistico, ma umano. Poi c’è stato un gol che gli ha cambiato per sempre la vita. Non solo a lui, ma alla sua famiglia ed in particolar modo ad un membro importante della stessa. Con la sua realizzazione, tra l’altro segnata contro una attuale big, ha permesso ad una persona speciale di risvegliarsi. Un gesto che viene ricordato ed etichettato proprio da lui come il “gol miracoloso”. In tutti i sensi.
Spinesi, il gol che gli ha cambiato la vita (non solo la sua)
13 maggio 2007, allo stadio “Dall’Ara” di Bologna va in scena il match tra Catania e Milan. Il risultato finale sarà di 1-1. A timbrare il cartellino, per i padroni di casa, proprio Gionatha Spinesi. Un tiro al volo in cui Dida non potette fare nulla se non guardare il pallone insaccarsi in rete. Un gol da cineteca: coordinazione, precisione e classe. C’era davvero tutto. Ed anche molto di più.
Mentre stava disputando l’incontro, però, l’ex attaccante aveva il cuore a mille. Dentro stava scoppiando per un motivo molto serio. Pochi giorni prima era nata sua figlia, ma il parto è stato complicato. Fino a venerdì il calciatore era stato in compagnia della piccola e della moglie, il giorno dopo in ritiro. La piccola veniva curata e riceveva tutte le attenzioni del caso, ma la sua mente non era tranquilla.
Spinesi, il “gol miracoloso” che ricorda con affetto: “Si è svegliata quando ho segnato”
Nonostante le rassicurazioni dei dottori, Spinesi decide di partire e andare in ritiro con la squadra. La sua mente era sempre lì, in quell’ospedale. “Giocavamo di domenica. Misi la sveglia ogni due ore per chiamare l’ospedale per chiedere informazioni al primario di turno“.
Il miracolo avvenne proprio sul terreno di gioco e subito dopo aver realizzato il gol che ha sancito il pareggio contro i rossoneri: “La bimba si svegliò nel momento in cui io feci gol. Ancora oggi mi vengono i brividi. Quando esultai guardai il cielo e mi feci il segno della croce perché pensavo a lei. Non potevo sapere cosa era appena successo. Ecco perché questo è il gol più bello per me“.