Licenziato in tronco: caos in casa Barcellona | Già trovato il sostituto
Barcelona travolto da caos e vicissitudini che vanno oltre i casi Dani Olmo e Pau Victor. L’hanno licenziato in tronco.
Non c’è stato nessun miracolo. Nessuna svolta inaspettata, auspicata ma non avverata. LaLiga e la RFEF (la federazione spagnola) hanno spento anche l’ultima fiammella di speranza alimentata dal Barcelona, riguardante i casi Dani Olmo e Pau Victor, giocatori a tutti gli effetti free agent.
I due azulgrana erano stati già cancellati dalla lista dei giocatori che possono scendere in campo con la maglia Culé, ora la sentenza definitiva. È un brutto colpo per Joan Laporta, forse il peggiore della sua presidenza. Chissà che non comporti delle conseguenze a livello di elezioni anticipate.
Il numero uno del Barcelona non sembra voler confermare l’evidenza di una situazione al limite delle legalità quella relativa alla crisi economica azulgrana, così il primo atto di Laporta è stato un comunicato ufficiale che preannuncia battaglia ma non solo.
Il Barcelona si rivolgerà al Consiglio Superiore dello Sport: l’intenzione iniziale è quella di farlo per avere la misura cautelare e poter così avere a disposizione i due giocatori, facendo capire tra le righe di voler andare fino in fondo alla vicenda, usando nel caso anche le vie legali legate alla giustizia ordinaria.
Caos su caos
Una mossa della disperazione, soprattutto per Dani Olmo. Vero è che il campione d’Europa spagnolo ha fatto capire di voler restare al Barcelona, ma dipende da quanto saprà resistere alle offerte provenienti da Premier (non è un mistero che sia un pupillo di Guardiola) e Bundesliga (il Bayern vuole riportarlo in Germania dopo l’esperienza del Lipsia.
Entrambi i giocatori, infatti, vista la delicata situazione in cui versa il Barcelona in quanto free agent, sono liberi di firmare con qualsiasi altro club, in qualsiasi momento della stagione. Al di là del caso specifico, però, le ombre sulla situazione economica azulgrana stanno esplodendo.
Il licenziamento
Poche settimane prima dell’esplosione dei casi Dani Olmo e Pau Victor, si era creato un polverone clamoroso sempre sul Barcelona. Tutto nasce da Robert Lewandowski, infastidito per delle uova cotte male. Apriti cielo.
L’attaccante polacco si è andato subito a lamentare da Hansi Flick. Che si è schierato dalla parte del centravanti azulgrana. “Non è una questione di uova, ma nutrizionale”. Una frase quella di Lewa che ha prodotto il licenziamento in tronco del cuoco, non diretto in quanto Flick, estremamente attento ai dicorsi legati all’alimentazione, ha fatto pressione perché avvenisse il cambio. Un nuovo chef al Barcelona. In questo caso “l’acquisto” è regolare, non sarà un problema di tesseramento.