Gol, Scudetti e Nazionale, ma una vita non proprio tranquilla | “A casa mia c’erano sempre tante ragazze”
La storia di un grande goleador in campo e fuori. Tantissime reti direttamente proporzionali alle ragazze avute. Una vita non proprio tranquilla.
WAGS e non solo. Wags è un acronimo, un tempo ovviamente anglosassone, tipico di questa era, che ha contaminato il vocabolario e il linguaggio comune. L’abbreviazione del termine Wives And Girlfriends, in soldoni mogli e fidanzate di sportivi famosi, in particolare calciatori.
Attrici e presentatrici, letterine e veline, sempre più ragazze dello spettacolo vengono abbinate a calciatori. A volte diventano mogli o ex, come nel caso di Francesco Totti e Ilary Blasi, Wanda Nara e Icardi, oppure Alice Campello e Morata.
Solo gli ultimi casi di balzate alla cronaca. Ce ne sono centinaia e centinaia. Vuoi per una questione di spettacolo, il mondo del calcio e quello dei VIP è abbastanza un tutt’uno nella società d’oggi, vuoi per moda, è così da un po’ di tempo.
Ma non esistono soltanto le WAGS per i calciatori. Tutt’altro. Tante, tantissime ragazze gravitano ne mondo dei calciatori. Non tutti, sia chiaro. In qualche caso tante ragazze sono gravitate attorno a un giocatore specifico, il classico bomber dentro e fuori dal campo.
Un esempio eclatante
“Ho debuttato nel grande calcio a 18 anni e ho conosciuto mia moglie quando ne avevo 27. A casa non ho mai presentato una fidanzata”. Hernan Crespo è stato il prototipo del centravanti goleador in campo e fuori. È stato proprio l’ex attaccante di Parma, Lazio e Inter, Milan e Genoa, a rivelarlo in una recente intervista a 360 gradi sulla sua carriera, in campo e soprattutto fuori.
“Ero single, famoso, giovane, avevo i soldi: tutti privilegi che sfruttai – dice a FootballPassion – Ho fatto tante cose, non mi sono mai fatto mancare nulla, a casa mia c’erano sempre tante ragazze”. Ecco, appunto.
Ciò che non ti aspetti
Ma pensare a Hernan Crespo come uno sciupafemmine, è sbagliato. Sentite un po’ l’argentino, che dopo aver appeso i fatidici scarpini al chiodo è rimasto nel mondo del calcio come allenatore. “Mi sono comunque concentrato sul calcio, a differenza dei giovani di oggi che pensano soprattutto alla fama, al denaro e alle donne”.
Questa la differenza tra Crespo e molti talenti persi per strada. “In carriera ho giocato in grandi squadre, ma l’occasione più grande poteva essere il Real Madrid, che sfiorai due volte”. Nonostante le sue doti, l’argentino non ha mai vestito la camiseta blanca. “Quando giocavo nella Lazio, erano indecisi su me e Ronaldo, scelsero il Fenomeno e io andai all’Inter”. La seconda volta era il 2009. “Mi chiamarono per sei mesi – conclude Crespo – rifiutai“.